abecedario

CONTROLUNEDì 106

06:30


Buon Primo Maggio Ragazz*!
La gif è di Maori Sakai




Amiamo i progetti condivisi, da quando lo abbiamo scoperto amiamo in special modo Martin Schneider (illustratore e studente ventiduenne della KISD Köln International School of Design) che, come esame alla sua università, ha dovuto progettare una macchina da stampa che potesse essere prodotta con una stampante 3D. Martin ha realizzato 10 prototipi e stampato più di 100 prove, fino a giungere al risultato finale, ovvero una macchina da stampa portatile con un costo in materiale di soli 5,00 €, che può essere stampata da chiunque abbia accesso a una stampante 3D. Ma Martin non si è fermato qui, ed ha reso possibile a tutti noi, tramite il sito Openpressproject la possibilità di creare un piccolo macchinario per la stampa, una pressa per incisione piccola, completamente funzionale, economica e portatile. Se pensate sia troppo complicato stampare in 3D la vostra copia, potete approfittare ancora per pochissimo della campagna Kickstarter che prevede tra le ricompense anche l'invio della macchina già pronta per l'utilizzo. Noi ci auguriamo più Martin Schneider, in questo strambo mondo!


La Galleria S. Ludovico a Parma, ospita la seconda edizione di Abecedario d’Artista, che quest’anno si dividerà in due mostre: la prima d’illustrazione, la seconda di arte contemporanea, con un artista di fama internazionale che verrà affiancato da giovani artisti della città. La prima parte della rassegna, che avrà luogo dal 25 aprile al 5 maggio, sarà un’esposizione collettiva di illustrazioni realizzate da cinquanta giovani artisti che convergeranno in un catalogo dedicato alla storia originale di Pinocchio più info cliccando qui. La seconda avrà come ospite Joan Cornellà (di cui vi abbiamo già parlato sul ControLunedì), illustratore spagnolo, famosissimo per le sue strisce surreali e dense di black humor, la mostra ospiterà 33 limited edition print, dall'11 maggio al 7 giugno, più info cliccando qui.




Torna Il Maggio dei libri. Il Maggio dei Libri è una campagna nazionale che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, nella quotidianità, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi se stimolati nel modo giusto. Tutti possono contribuire organizzando iniziative che si svolgano fra il 23 aprile e il 31 maggio, registrandole nella banca dati della campagna o sul sito, clicca qui per saperne di più su come aderire. Il Maggio dei Libri coinvolge enti locali, scuole, biblioteche, librerie, festival, editori, associazioni culturali e i più diversi soggetti pubblici e privati, italiani, ma non solo, la campagna varca i confini nazionali unendo nella comune passione per la lettura anche alcune scuole italiane all’estero. Il claim del Maggio dei Libri 2019 è “Se voglio divertirmi leggo”, i filoni tematici (corredati di bibliografie tematiche, suddivise per fasce d’età), cui eventualmente ispirarsi, in completa libertà quest'anno sono 4: “Desiderio e genio” (a 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci), “Dove sei giovane Holden?” (a cento anni dalla nascita di J.D. Salinger), “Se questo è un uomo” (a cento anni dalla nascita di Primo Levi) e “Guarda che luna!”, a cinquanta anni dall’allunaggio. Liberiamo la creatività in nome della lettura!




È uscita a fine 2018 l'interessante collana Social For Grannies edita da Cairo Editore. Gmail, Skipe, Facebook e WhatsApp, 4 volumi che accompagnano i non nativi digitali nell'affrontare i principali social network. I volumi sono immediati e di facile consultazione, scritti da Sara Root ed accompagnati dalle esaustive e chiarificatrici illustrazioni di Gianni Puri, ogni libro è suddiviso in quattro sezioni: un’introduzione, una sezione tecnica, una sezione dedicata ad approfondimenti e pericoli, ed infine una sorta di “galateo” che racchiude le tacite regole social spiegando cosa è bene fare e cosa no. A noi è subito venuta in mente quella volta che abbiamo provato di spiegare alla zia come inviare una mail, o anche quando, per la prima volta, abbiamo acceso un computer con il nostro papà... insomma, non è semplice spiegare quelli che per noi sono gesti automatici a chi non è abituato alle nuove tecnologie, ed è per questo che abbiamo da subito apprezzato quest'idea tutta italiana che vuol parlare in modo semplice e diretto.



alfabeto

ESPOSITORE LETTERE SPRING SUMMER EDITION

06:30



La nuova collezione Spring Summer Edition del nostro espositore lettere in cartone è una vera e propria ventata d'aria fresca. I pattern delle lettere riprendono forme e decori naturali con colori vivacissimi!

RIVENDITORI: Da oggi quindi oltre alla fantasia assortita, troverete il nostro espositore in cartone auto montante e le sue 250 lettere anche con la fantasia Spring Summer.
A voi la scelta! Se vi interessa ricevere maggiori informazioni sul nostro espositore potete contattarci info[at]palindrome.it oppure potete iscrivervi in newsletter e ricevere comodamente tutte le novità via mail.

PRIVATI: da oggi trovate anche una piccola quantità di lettere in vendita singolarmente sul nostro shop on-line, dalla A alla Z. Per comporre nomi o parole sulle pareti di casa, ghirlande, o semplicemente regalare l'iniziale del nome di un amico.

Stay in bloom!

COME UTILIZZARE LE NOSTRE LETTERE?


TOPPER PER TORTE:
Perfette per festeggiare un compleanno o per una festa a tema. È facilissimo, basterà infilzare le lettere con un bastoncino di legno che andrà poi inserito all'interno della torta. Potete scrivere il nome del festeggiat* o le sue iniziali, oppure la parola che più vi piace.


CHIUDI PACCO:
Le lettere si prestano benissimo per completare un pacco regalo. Vi basterà scegliere l'iniziale, forarla con un ago, passare un filo al suo interno e la decorazione del pacco è ultimata. Quel tocco in più che renderà il dono ancor più personale.


DECORAZIONE PIANTE E BOUQUET: Una nuova nascita? il compleanno di qualcuno? cosa c'è di meglio che abbinare il cartone alveolare riciclabile ai fiori e alle piante? Sono la combo perfetta!


ELEMENTO DECORATIVO:Per comporre le tue parole, da appendere al muro, a una porta o appoggiate sopra ad un mobile.


GHIRLANDA:
Basterà con un ago, passare un filo attraverso le lettere, comporre la parola o il nome desiderato ed appendere la ghirlanda alla parete. 



CALAMITA:
Attaccate un pezzetto di calamita sul retro della lettera ed in un attimo si trasformerà in una perfetta calamita da frigo. L'ideale per lasciare messaggi (ad ognuno la sua lettera) e non perdersi nelle mille faccende della settimana.

-controlunedì-

ControLunedì 105

06:30


Tutto pronto per Pasquetta?
La gif è dell'illustratrice portoghese di base a Berlino Carolina Buzio




Xavi Bou è un geologo e fotografo spagnolo, con il pallino per la natura. Da sempre affascinato dai volatili, Xavi sta lavorando da qualche anno al progetto Ornitographies: una serie di scatti che catturano in un unico fotogramma le forme che generano gli uccelli in volo. Il risultato è veramente affasciante, un mescolarsi tra scienza ed arte che riesce a catturare passato, presente e futuro tutto in un istante, rendendo visibile l'invisibile. Xavi lo definisce "un progetto di diffusione basato sulla natura ed un esercizio di poesia visuale, ma soprattutto, un invito a percepire il mondo con lo stesso curioso ed innocente sguardo del bambino che c'era una volta". A questo link potete trovare molte immagini del suo lavoro ma vi consigliamo di sbirciare anche il suo profilo Instagram per avere una panoramica completa del suo mondo.





Festival Fabbrica Europa
nasce 1994 a Firenze, con l'ambiziosa volontà di creare un festival che fosse anche casa per la cultura di tutta Europa. Un'officina, una bottega, un palcoscenico, un laboratorio sulla ricerca e sulla sperimentazione, dove linguaggi ed arti contemporanee si confrontano e si offrono al pubblico in uno spirito internazionale e multiculturale. Giunta alla XXVI edizione, Fabbrica Europa, oltre ad aver inizialmente riqualificato ad uso culturale la Stazione Leopolda, allarga i suoi confini dislocandosi in altri luoghi della città e del territorio, proponendo anche un calendario più ampio che va dal 3 maggio al 12 luglio 2019. Gli eventi in programma sono veramente numerosi ed interessanti, vi diciamo solo che l'evento inaugurale di quest'anno sarà uno spettacolo della compagnia teatrale La Fura Dels Baus. Qui potete trovare il programma completo.




Il 25 Aprile è una delle ricorrenze che preferiamo e che riteniamo sia d'obbligo festeggiare. Per questo vi segnaliamo due iniziative particolarmente sentite, la prima, Il Pratello R'esiste, nello storico quartiere di Bologna, che oramai è una tradizione. Torna anche quest’anno il 25 aprile resistente del Pratello, una delle feste più attese dell’anno con una “preview” il 24 aprile. Musica, flash mob, spettacoli teatrali, racconti resistenti e tanto altro, vi segnaliamo un workshop per i più piccoli nel cortile del Centro Sociale della Pace, in via del Pratello 53 dalle 16 alle 19 “Collage R’esistente: piccoli ritagli di coraggio” – Laboratorio per bambini a cura di Associazione Le Ortiche, cliccando qui trovate tutto il programma. La seconda iniziativa è altrettanto sentita, si tratta della Festa della Liberazione a Casa Cervi, a Gattatico (RE). La Manifestazione si svolge dalle ore 10 alle 20 del 25 aprile in tutta l’area dell’Istituto Cervi, il vecchio podere della famiglia Cervi sito nel Comune di Gattatico. Sul grande prato, si alterneranno tantissime iniziative, parole e musica risuoneranno tutto il giorno, cliccando qui trovate tutto il programma della giornata. W il 25 Aprile!




Il 2019 è un anno speciale per Leo Lionni. A 20 anni dalla morte e a 60 anni dalla pubblicazione di Piccolo blu e piccolo giallo, (uno dei nostri libri preferiti), Babalibri mette a disposizione di tutti, biblioteche, librerie, scuole, semplici lettori una mostra dedicata a Leo Lionni, Tu sei un poeta!. Come funziona? È semplicissimo! Basta scaricare il materiale in formato PDF che comprende 11 tavole a colori con i personaggi più rappresentativi dell’universo di Leo Lionni stampabili in formato A3 o A4, da esporre. Potete inoltre scaricare la guida alla mostra, che contiene spunti e suggestioni per giocare con i libri di Leo Lionni prima, durante e dopo la mostra e una raccolta di testimonianze su Lionni presenti nel libro Tu sei un poeta! Lionni, è un personaggio straordinario, in grado di vedere cose che gli altri non riuscivano a vedere, potete ascoltare le sue bellissime parole e la sua voce cliccando qui. Sarà che noi siamo un po' fissate con questo fantastico autore, tanto che, per ogni nuova nascita ci piace regalare Piccolo giallo e piccolo blu e in casa ne abbiamo sempre una copia in più, non si sa mai... Siamo felici di parlare di questo libro magico, dai concetti sempre attuali e fortissimi, espressi ed illustrati da Lionni con una semplicità disarmante, è incredibile, tutte le volte che lo sfogliamo rimaniamo a bocca aperta...


- controlunedì -

ControLunedì 104

06:30

Aggredire la giornata.
Gif dell'illustratore spagnolo Miguel Angel Camprubi.

Studio Acapulco è uno studio di illustrazione e grafica in Polonia, fondato nel 2012 da Agata Dudek e Małgorzata Nowak, entrambi laureati presso il dipartimento grafico dell'Accademia di Belle Arti di Varsavia. Sul loro sito web trovate tantissimi progetti, vanno dall'illustrazione di libri, poster, booklet e murales. Il loro stile super colorato, i loro personaggi buffi ma essenziali popolano il loro mondo fatto di creazioni tangibili. I nostri preferiti comunque sono i murales, che hanno realizzato tra l'altro anche in Italia per il Torino Graphic Days 2018, che ospitava una mostra dedicata alla grafica polacca. Se volete scoprire di più su Studio Acapulco li trovate anche su Facebook e su Instagram.

Inaugura a Lucca, il 17 maggio prossimo, la prima edizione di Immagina - Festival Delle Storie Illustrate. Un nuovo evento tutto dedicato alla narrativa illustrata, che si rivolge a bambini, famiglie, insegnanti ed illustratori e che si pone l'obiettivo di far amare e vivere questo mondo a quelli che ancora non lo conoscono. Dal 17 al 19 maggio ci sarà un incalzare di eventi tra mostre, workshop, incontri formativi e laboratori dislocati in vari punti del centro di Lucca e che avrà come sede principale il Loggiato Pretorio di Piazza S. Michele, nel quale verrà installato uno spazio dove immergersi tra le pagine dei libri. Ogni anno il festival si dà un tema, un filo conduttore che lega tutta la manifestazione e che quest'anno è Il Bosco. Non possiamo non segnalarvi il workshop di due giorni Tunnel Book - dall'ideazione alla realizzazione di un libro tridimensionale condotto dallo Studio Bomboland che noi amiamo molto.

Ci è capitato di entrare nella nostra libreria di paese preferita e di rimanere letteralmente a bocca aperta per una sorpresa che non ci aspettavamo: ad attenderci c'era un vero JukeBox dal quale era possibile selezionare non canzoni, ma la lettura di una poesia o di un albo illustrato! Profondamente incuriosite abbiamo fatto domande e ricerche, scoprendo che JukeBoox Uno Strumento Da Favola è un'installazione itinerante, un vero e proprio cantastorie nomade che di mese in mese cambia dimora stanziando per brevi periodi in biblioteche e librerie. Da un'idea del Prof. Mauro Cappotto poi sviluppata da Luca Sammartino, JukeBoox ha come scopo quello di divulgare la lettura ad alta voce, proponendo un centinaio di testi, tra albi per l'infanzia e l'adolescenza, da ascoltare in luoghi pubblici. Noi siamo state letteralmente rapite da questo progetto, tanto che non la smettevamo di selezionare nuove tracce da ascoltare. Seguite gli spostamenti di JukeBoox: il prossimo mese potrebbe sbarcare proprio nella vostra città.

Cosa fanno le bambine? di Nikolaus Heidelbach (Donzelli Editore) è un vero e proprio abecedario, ogni lettera corrisponde al nome di una bambina, dalla A di Amelia alla Z di Zoe. La cosa fantastica di questo libro è che, mentre sulla parte sinistra ci sono brevi testi, un po' piatti, che si limitano a descriverci le azioni delle bambine, sulla destra invece, un'illustrazione ci fa viaggiare con la fantasia. Sembra che Heidelbach sia in totale armonia con le bambine che descrive, non rappresenta un mondo infantile edulcorato, ma crudo e reale. Non importa quanto siano belle ed intense le illustrazioni di Heidelbach, quello che passa subito è il messaggio che vuole trasmettere. Sarà una meraviglia scoprire quali giochi si inventano queste bambine, consigliato ai bambini/e, ma soprattutto agli adulti. Dopo l'uscita di Cosa fanno le bambine?, Heidelbach ha realizzato anche l'albo Cosa fanno i bambini?, che non è da meno. 

RELATIONSHAPES - an insta-series by NERDO from NERDO on Vimeo.

artigianato

BRICIOLA NUMERO 15 - MARIAPIA GAMBINO (Fatti di C'Arte)

06:30


Voi non lo immaginereste mai vedendo i suoi lavori, delicati, eleganti, poetici, ma Maria Pia è una vera bomba del divertimento.
I suoi lavori in cartapesta sono sognanti, equilibrati e rasentano la perfezione nell’esecuzione. Se mai vi capitasse di passare davanti la vetrina del suo negozio, in pieno centro a Faenza, state attenti, potreste risvegliarvi dopo un’ora, immobili a bocca aperta intenti a costruire storie con i personaggi che la abitano.

La bottega di Mariapia in Piazza del Popolo 16 a Faenza.
Come è iniziata la tua avventura con la cartapesta?
Il prossimo anno saranno 10 anni da quando è iniziata questa avventura.
Era l'aprile del 2010 di una sera qualunque ed ero smaniosa di creare qualcosa di nuovo con materiali diversi (il mio percorso di studi è legato al mondo della ceramica).
Aprii il cassetto dove tenevo vari attrezzi e ci trovai un rotolo di fil di ferro e uno di nastro adesivo. Avevo anche un barattolo di colla vinilica e una serie di vecchi giornali. Iniziai a dare forma alla carta, non avevo un progetto iniziale. La carta prendeva forma, quasi fosse lei a guidare le mie mani. Nacque così il mio primissimo lavoro. Mentre vi rispondo lo sto guardando. Sono un lui e una lei, in mezzobusto. Lui ha gli occhi chiusi e porge un cuore alla sua lei, che lo guarda con una certa serietà. Sono contenuti dentro ad un scatola di legno, che ricavai da un vecchio cassettino al quale costruii attorno una cornice con le assi di una cassetta di legno, quelle della frutta per intenderci.
Mentre questo primo lavoro nasceva, sbocciava in me un desiderio.
Oddio! Me lo ricordo come fosse accaduto ieri. Ricordo proprio quell'emozione, o meglio quel desiderio che cresceva e che mi sussurrava: "Sì! È questa la strada da percorrere."
Per esperienza posso dirvi che le cose belle nascono sempre da periodi complicati, e quello lo fu. Ma quel momento di incertezza portava con sé un piccolo seme, che andava solo preso e piantato. E così in modo del tutto inconsapevole, lanciai quel semino e iniziai la mia bella avventura con la carta. Decisi quasi subito che sarebbe stato il mio lavoro, ma ci volle davvero tanto tempo e soprattutto caparbietà e sacrificio prima che quel desiderio prendesse realmente forma. Oggi è il mio lavoro, posso dirlo, perché è di questo che vivo, incredibilmente. Ogni mattina, mentre in bici mi dirigo nel mio laboratorio, mi sorprendo di poter fare questo percorso. 

Le creazioni in cartapesta di Mariapia

Come e dove hai imparato a realizzarla?
Nella città dove frequentai le scuole superiori (Sciacca), oltre alla ceramica, si lavora anche con la cartapesta. Sciacca è una della numerose città italiane a tradizione ceramica, ma vanta anche uno storico Carnevale e perciò quasi tutti i ceramisti della città sono dei cartapestai. Ho avuto modo di osservare, apprendere ed innamorarmi della cartapesta proprio durante quegli anni, ma solo a distanza di tempo ho riscoperto e ripreso questa tecnica. Vedere che dalla carta potessero prendere forma quelle enormi sculture mi faceva impazzire. Anche se ho dovuto reinventare  e personalizzare questa tecnica: il mio lavoro infatti è su piccola scala e tecnicamente è assai diverso che costruire un carro allegorico. Ho fatto tutta una serie di esperimenti fino a trovare poi la mia tecnica personale e il mio stile.


In molti tuoi lavori unisci il fil di ferro alla carta, utilizzi anche altri materiali nelle tue opere?
Il legno è un altro materiale parecchio presente nelle mie creazioni. Scatole, cornici e contenitori che accolgono o completano i miei lavori sono fatti di legno. Oggetti che costruisco o riciclo.

I tuoi strumenti di lavoro?
La carta in primis, vecchi giornali, cartone, cartoncino, poi il fil di ferro, il nastro di carta adesivo, colla vinilica, colori acrilici e vernici sono alla base del mio lavoro e sempre presenti sul mio tavolo e anche a casa. Se apri un qualunque cassetto, puoi star certo di trovarci dentro una di queste cose. E poi tutto il resto, pinze, forbici, attrezzi vari. Una cantina piena sia a casa che in laboratorio.


Che tempi di lavorazione richiede la cartapesta?
Ahimè, questa è una tecnica che ha tempi parecchio lunghi, legati principalmente alla modellazione e poi all'asciugatura della carta. Una bella palestra di pazienza e disciplina,  direi.

Raccontaci una tua giornata lavorativa tipo.
Oh, mamma mia! Volete proprio farmi venire allo scoperto?
Non sono una persona metodica e soprattutto mattiniera (ahi, ahi!), mi piace lavorare soprattutto la sera, perché riesco a concentrarmi meglio. Faccio così le ore piccole e arrivo nel mio laboratorio parecchio tardi la mattina, prendendomi i rimproveri dei miei clienti. Imposto il lavoro giorno per giorno, in base alle priorità e alle scadenza da rispettare. Ci sono giorni che dedico interamente alla modellazione della carta e altri alla decorazione. Ci sono molteplici aspetti da curare poi e la giornata tramonta abbastanza rapidamente.


Da qualche anno lavori in pieno centro storico a Faenza, in un negozio tutto tuo, com’è cambiato il rapporto con il pubblico che ora viene a trovarti?
Sicuramente in meglio. Il fatto di avere un luogo fisico dove accogliere le persone e farle sentire libere di venire anche solo a curiosare ha dato uno sviluppo significativo al mio lavoro.

Il tuo negozio è anche il tuo laboratorio? 
In verità non mi piace definirlo negozio. È il mio laboratorio o meglio la mia bottega nel senso originario del termine, dove progetto, creo e poi sì incontro i clienti. Vivo questo luogo in piena libertà, senza vincoli di orario. Ci sto il tempo che mi serve starci. Proprio come piace a me!


Cosa ha portato una siciliana in Romagna?
Di formazione sono una ceramista e quale posto migliore di Faenza per approfondire gli studi tecnici sulla ceramica? Ho studiato restauro conservativo, lavorato nel settore per un po' di anni per poi finire a fare la cartapesta a Faenza, città della ceramica. Bizzarro, no?
Ma nemmeno tanto, perché ho scoperto che anche qui ci furono delle importanti maestranze che lavoravano proprio la cartapesta. Ho sempre pensato che ceramica e cartapesta camminano l'una di fianco all'altra e, scoprire che anche a Faenza si lavorava questo materiale, in un certo senso ha confermato la mia idea.

Il tuo mondo è indiscutibilmente quello della cartapesta, pensi mai o ti capita di realizzare le tue opere anche con un’altra tecnica?
Sono anni che desidero rimettere le mani nell'argilla, adesso che ho anche il forno credo sia venuto il momento di farlo. Spero presto. 

Zenobia, da Le Città Invisibili di Italo Calvino

Che caratteristiche deve avere la carta che usi per le tue opere?
Uso principalmente i quotidiani, è tutto quello che mi serve.

Da cosa trai ispirazione per realizzare le tue creature sognanti?
Dalla lettura, dagli illustratori che mi piacciono, dal mio mondo di bambina.

Sogni nel cassetto?
Il sogno nel cassetto in questo momento è di potermi prendere un anno sabbatico dal lavoro su commissione e potermi dedicare a tempo pieno a nuovi progetti. Sono un tantino folle, non è escluso che accada.

Luogo del cuore?  
Il mio luogo del cuore è mutevole. Posso dirvi qual è il mio luogo oggi, ma probabilmente tra qualche mese o anno potrebbe cambiare. Il mio luogo, quello a cui penso per riassaporare la bellezza ed emozionarmi nei giorni grigi è lo Stagnone di Marsala in Sicilia. Il tramonto sulle saline, e il cielo blu che cade dolcemente sulle sue acque basse. Da tre anni a questa parte ho frequentato questo posto con  regolarità e ne sono letteralmente innamorata. Quando sono triste penso a qual contrasto, a quel bianco dei cumuli di sale che si alzano contro il cielo blu, accarezzati dalla brezza marina dello Stagnone. Alle mie camminate nelle acque basse che portano verso l'Isola Lunga. È la mia terapia contro ogni forma di tristezza.


Progetti per il futuro?
Una mostra per festeggiare i miei dieci anni di cartapesta. 2020, mi piace molto come numero.

Sappiamo che organizzi corsi di cartapesta e che sono sempre affollatissimi, cosa realizzano principalmente i partecipanti durante i tuoi laboratori?
I miei corsisti sono liberi di sviluppare un proprio progetto personale. I miei corsi non sono dei tutorial, non riproduciamo nulla di quello che io realizzo. Perciò ogni volta gli elaborati sono diversi, ma ho notato che molti finiscono per realizzare delle bambole o comunque delle figure.

Oltre che nel tuo negozio a Faenza, commercializzi i tuoi prodotti anche in altro modo?
Spedisco ovunque, ma non ho uno shop on-line. Una parte delle committenze arriva dai social: Facebook, Instagram e incredibilmente anche da Pinterest. Non sono molto social, ma il mio lavoro circola parecchio in rete, dovrei solo investire un po' di più in tal senso, se solo avessi più tempo! 


Hai qualcosa da dire a chi sta cominciando ad avviare il proprio percorso lavorativo nel campo dell’autoproduzione e dell’artigianato?
Non penso di avere le competenze per dare dei consigli, ma in base alla mia esperienza posso dire di non credere a quelle frasi del tipo: "Se ci credi veramente, allora puoi farlo" etc. Niente di più falso! Sognare, crederci,  sicuramente è importante, anzi fondamentale, ma non basta.
Bisogna essere realistici, capire come funziona il mondo, guardarsi intorno, testare il terreno per capire se quello che fai può avere un riscontro. Ma anche questo non basta.
Perché bisogna guardare al proprio progetto non a breve termine, non secondo le mode del momento. Se alla base del proprio lavoro non c'è una storia, un fondamento fatto di studio, progettualità, esperimenti, credo non si riesca ad andare molto lontani.
Bisogna essere dei sognatori, ma coi piedi per terra, per essere in grado di confrontarsi con la quotidianità spesso irta di ostacoli, sacrifici e anche fallimenti. 
Insomma, non bisogna illudersi che questo sia un lavoro così diverso da tanti altri, anzi è più faticoso, gratificante, ma faticoso. Non voglio scoraggiare nessuno, voglio semplicemente dirvi che un lavoro come questo è una vera sfida, dove ogni centimetro che percorri e ti guadagni non lo ricevi in dono, ma te lo devi costruire giorno per giorno con impegno fino anche a fare rinunce talvolta importanti.

Trovate Fatti di C'Arte sul suo Sito web, sulla sua pagina FacebookInstagram oppure Pinterest

Se sei un artigian*, lavori con testa e mani, vorresti farci conoscere la tua realtà e magari partecipare alla nostra rubrica puoi taggare su instagram uno dei tuoi progetti e inserire l'hashtag #quasibriciole. Saremo felici di visionare i tuoi lavori e conoscere il tuo brand, sarà nostra premura contattarti per un approfondimento qualora lo ritenessimo nelle nostre corde.

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