controlunedì 45

06:30

...piove dentro un po' anche a voi? Tranquilli, crediamo sia l'autunno.
La gif è della poliedrica Kinomi!

Con l'illustratrice e ricamatrice giapponese Mika Hirasa (in arte Micao) è stato subito colpo di fulmine. Dopo aver lavorato per anni come analista finanziaria Mika ha iniziato a realizzare illustrazioni combinando l'utilizzo della macchina da cucire, il ricamo a mano, e l'applique, il tutto da autodidatta. I suoi lavori sono finiti all'interno di pubblicità o utilizzati come copertine di riviste. Dalle sue illustrazioni, delicate e dolcissime si evince l'amore per quello che fa, tanto che ci fa quasi percepire le sensazioni tattili dietro le sue opere.

La storia di questa mostra ha del rocambolesco. Doveva essere inaugurata nel 1973 a Santiago del Cile, ma due giorni prima dell'apertura il generale Pinochet effettuò il colpo di stato che instaurò una dittatura militare. Le opere che dovevano essere esposte furono imballate di tutta fretta, caricate sull'aereo della famiglia Allende e portate in salvo. Nel 2015 la collezione, che è patrimonio nazionale messicano per il suo alto valore artistico e i contenuti sociali ha ricominciato a girare in Sudamerica per approdare finalmente a Palazzo Fava a Bologna. 
Il titolo della mostra è México “La Mostra Sospesa” Orozco, Rivera Y Siqueiros ospita 68 opere tra le più significative della pittura muralista messicana, appartenenti al Museo Carrillo Gil, al Museo Nacional de Arte e al Museo de Veracruz. La "mostra sospesa" resterà aperta dal 19 Ottobre 2017 al 18 febbraio 2018.

Grazie a Internazionale scopriamo la realtà delle Editoriales Cartoneras: che sono delle piccole case editrici, nate in America del sud, che realizzano libri con la copertina in cartone poi dipinta a mano, il cartone viene acquistato dai cartoneros (che per vivere recuperano il cartone dalle strade e lo rivendono), questo procedimento permette di vendere i libri a costi molto bassi dando così a tutti la possibilità indiscriminante del diritto alla lettura e alla cultura. Per due mesi Anna Mancusi e Marta Trento, fotografa l’una e video-maker l’altra, sono state in America Latina per realizzare un documentario che ci racconta questa realtà e che vi consigliamo di guardare qua.

Fiabe, di Antonio Moresco, illustrato da Nicola Samorì, non è una raccolta pacificata di fiabe. Non è un’antologia o un florilegio rivolto a un pubblico infantile da ammaestrare attraverso buoni esempi. È un incontro perturbante tra uno scrittore contemporaneo e il grande giacimento di fiaba su cui poggiano le nostre categorie di giudizio e il nostro immaginario. Con libertà e senso del rischio l’autore espande i confini del “genere” della fiaba entrandoci dentro in prima persona e liberando tutta la sua verità e forza.  Ed è anche un incontro sul campo tra Antonio Moresco e Nicola Samorì, pittore di grande intransigenza e ardimento. Da questo abbraccio è nata un’opera singolare e spiazzante, che unisce in sé originalità, invenzione, potenza e bellezza. Moresco si misura con gli autori certi della tradizione, Perrault, La Fontaine, Andersen, i fratelli Grimm, quel grande raccoglitore e inventore di Basile, e con gli autori ignoti, entra nei loro testi e li forza imprimendovi una nuova identità. Noi li supportiamo in tutto il loro ardire... qui potete ascoltare come sono nate le illustrazinoni di Samorì.



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