controlunedì 95

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L'amore, a volte. Buon San Valentino tutti i giorni.
La gif è dell'illustratore turco Mert Tugen




Dinara Mirtalipova è un'illustratrice e designer nata e cresciuta in Uzbekistan, che ora vive nell'innevato Ohio. A Dinara piace il disegno e, nonostante gli studi in economia, ha sempre coltivato la sua passione che, da autodidatta, è riuscita a trasformare in lavoro. Le sue illustrazioni sono intrise dalla cultura e dal folclore sovietico, con colori decisi (ma ben calibrati) e una miriade di minuscoli dettagli con i quali è riuscita a creare l'immaginifico mondo che la contraddistingue. Le sue illustrazioni e le sue texture sono state pubblicate su numerose riviste ed ha all'attivo molte collaborazioni. Ci piace il suo approccio schietto, nonostante il meritato successo, che le permette di mettersi in gioco continuando a sperimentare sia con gli attrezzi del mestiere che con i supporti. Sul suo curatissimo sito riuscirete a farvi un'idea chiara della qualità e dell'enorme lavoro che Dinara produce, ma vi consigliamo di seguire la sua pagina fb sempre aggiornata sulle nuove creazioni.



Si concluderà il 15 marzo la mostra Letizia Battaglia presso il Museo Giovanni Fattori - Granai di Villa Mimbelli a Livorno. La mostra riunisce cinquanta fotografie, scatti che testimoniano alcuni fatti salienti di cronaca italiana, la Palermo popolare, i ritratti di donne e bambini ma anche i ricevimenti mondani. Letizia durante la sua lunga carriera come fotografa rigorosamente in bianco e nero, ha passato in rassegna quarant’anni di vita e società italiana, dagli scontri di piazza agli omicidi di mafia, dalle carceri agli ospedali psichiatrici, ma i suoi soggetti preferiti, dichiara, restano sempre le donne e i bambini. Oltre ad aver vinto innumerevoli premi, dal 2017 dirige e cura la selezione di mostre e incontri dedicati alla fotografia storica e contemporanea del Centro Internazionale di Fotografia, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.




Dismaland è stato un luogo, un'installazione artistica temporanea organizzata dell'artista Banksy dal 21 agosto al 27 settembre 2015 e situata in un lido in disuso nella località turistica di Weston-super-Mare in Inghilterra. Un finto parco divertimenti che prende spunto dall'estetica di Disneyland per esprimere la propria critica sulla cultura di massa. Curato nei minimi particolari il parco dei non divertimenti offriva attrazioni interattive sconcertanti che trattavano, in maniera diretta e nello stile Banskyano, argomenti a lui cari, che spaziavano dall'alimentazione al petrolio, dalla guerra allo squilibrio delle ricchezze del pianeta. Il "parco tematico non adatto ai bambini", così lo ha definito l'artista, è stata un'opera colossale interamente voluta e finanziata da Bansky, il quale aveva pensato anche ad uno spot promo pre-inaugurazione, che vi consigliamo di vedere. Qui invece alcune foto  mentre qua un'altro video che ci offre un assaggio di tour all'interno del parco. Come detto l'installazione è del 2015 ed durata "solo" 5 settimane, quindi non è più possibile visitarla, ma possiamo consolarci con la mostra a lui dedicata al Mudec di Milano, che resterà aperta fino al 14 aprile 2019.



Utilizziamo questo spazio per una cosa che ci sta molto a cuore. Sostenere l'attività di Sea-Watch, un’organizzazione umanitaria senza scopo di lucro che svolge attività di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo centrale con il supporto della società civile europea. Il 1° febbraio 2019, l'Italia ha fermato la nave Sea-Watch 3 adducendo motivazioni infondate e pretestuose. L'UNHCR ha definito la criminalizzazione delle ONG di soccorso come una delle cause del tasso di mortalità record nel Mediterraneo. La Sea-Watch 3 non ha violato alcuna normativa e ha risposto solo alle leggi del mare e del diritto internazionale, come ha riconosciuto il procuratore di Siracusa. Dalla nascita dell'organizzazione nel 2015, Sea-Watch ha contribuito a salvare oltre 37.000 donne, uomini e bambini. Il salvataggio in mare non è solo un dovere morale ma anche legale. Ogni nave in grado di farlo deve intervenire tempestivamente in aiuto di un'imbarcazione in distress, indipendentemente dalla religione, dall'origine, dal colore della pelle o dal passaporto delle persone coinvolte. Se anche voi siete sulla nostra lunghezza d'onda e volete sostenere, senza rimanere solo a guardare, potete fare una donazione anche piccina per sostenere la campagna di autofinanziamento della Sea-Watch 3.
A volte anche un semplice click può aiutare a salvare vite!



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