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06:30




Buon Natale da Elena e Roberta, il Palindrome duo!
...e dall'irriverente gif di Casey Latiolais.



Recentemente Zara ha lanciato la collezione Join Life. Ma davvero davvero ci state parlando di Zara direte voi? Si, vi parliamo di lei, e più nello specifico del gruppo Inditex (di cui fa parte) perché con questa collezione ha messo a punto il progetto Green to wear +, volto a garantire condizioni sociali e ambientali adeguate durante tutto il processo produttivo. Uso sostenibile dell'acqua, utilizzo di fonti rinnovabili e materie prime eco come il cotone organico o le fibre riciclate. Nessuno si è dimenticato del Crollo del Rana Plaza in Bangladesh qualche anno fa e delle difficili condizioni di lavoro dei fornitori esterni dei grandi gruppi occidentali, di cui anche Zara, fra le tante altre si è resa responsabile in passato. Un progetto che ci sentiamo di sostenere, bellissima anche la loro iniziativa: boxes with a past per la quale hanno chiesto ad alcuni artisti di aiutarli a continuare a creare nuove storie e a trasformare le loro scatole in cartone riciclate e riciclabili in qualcosa di nuovo. Noi siamo sempre più convinte che il futuro debba essere inteso nel rispetto dei lavoratori e dell'ambiente, etico, sostenibile e riciclabile.



Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperte.” Karl Popper. Comincia così la presentazione del concorso internazionale Posterheroes, il cui tema, per la realizzazione di un poster/manifesto, di quest'anno è Shaping the Future (plasmare il futuro). Organizzato dall'Associazione Culturale Plug, Favini e IED Firenze, questo concorso unisce grafica e comunicazione sociale, permettendo a tutti di trasmettere il proprio messaggio. Un concorso onesto e "pulito", come ce ne sono pochi ultimamente. Vi consigliamo quindi di partecipare e sbizzarrirvi, avete tempo fino al 17 febbraio 2018 per partecipare!!!


Vi vogliamo parlare di un illustratore francese Bastien Contraire (già il nome è degno di nota) e dei sui libri per l'infanzia Les Intrus (gli intrusi), due volumi che spingono il giovane lettore a trovare l'intruso nascosto tra le immagini che compongono una famiglia con forme o funzioni identiche, come un cappello piumato circondato da bellissimi uccelli o un'aquila che vola assieme a cinque tipologie di aerei... "Mentre i più piccoli cercheranno l'impostore, il più grande non mancherà di notare l'umorismo delle situazioni che l'autore ha proposto." Libération. La grafica e l'utilizzo dei colori con la tecnica dello stencil che con la sovrapposizione di 2 colori ne genera un terzo, rende questi libri immediati e piacevolissimi. Pubblicati da Albin Michel ed acquistabili qui.




Se per queste festività vi scappa un giretto a Bologna, vi ricordiamo la bella mostra Il teatrino perpetuo del grande fumettista Benito Jacovitti, organizzata da BilBolBul a vent’anni dalla scomparsa dell’autore. In mostra sono esposte più di cento tavole, che ripercorrono sessant'anni di fortunata carriera.  Presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in via Donzelle, 2. L'ingresso è gratuito, la mostra terminerà il 5 gennaio 2018 (Orari: Lunedì-Sabato: 10.00-19.00 / Domenica 26 novembre: 10.00-19.00 / Chiusura: 25, 26 dicembre 2017 e 1 gennaio 2018).


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06:30


Mancano 50 giorni per sostenere il crowdfunding del secondo numero di M.O.L.L.A., magazine onnivoro di lapis e linguacce argute. M.O.L.L.A.  Ã¨ il giornalino per bambini e bambine dai sette ai dodici anni che amano divertirsi, che sanno appassionarsi e che vogliono curiosare tutto il mondo intorno a loro. L’associazione di promozione sociale BEKKO, che si occupa della realizzazione del giornale nasce in due posti: Udine e Urbino. Le quattro fondatrici infatti si sono conosciute all’ISIA di Urbino, dove hanno studiato grafica e illustrazione e sono tutte e quattro friulane. Il primo numero è stato pubblicato grazie al contributo del comune di Udine, per il secondo numero invece l'associazione BEKKO ha chiesto aiuto ai suoi futuri lettori. Se anche a voi piacciono i progetti nuovi e indipendenti (ma soprattutto italiani), potete sostenere il progetto con una donazione, dai 10,00 € ai 120,00 €, ce n'è per tutte le tasche.

Chi non conosce Elliott Erwitt? Se non lo conoscete di nome, avrete sicuramente visto almeno una delle sue fotografie, noi non abbiamo dubbi. La mostra Elliott Erwitt Personae in programma fino al 7 gennaio 2018 a Forlì, presso i Musei San Domenico è la prima grande retrospettiva su Elliott Erwitt, che raccoglie le sue immagini in bianco e nero e a colori. Quando Erwitt inizia la sua carriera, negli anni ’40, la fotografia è soprattutto in bianco e nero. Le prime pellicole a colori, appena comparse, sono instabili, hanno costi molto alti, risultati poco fedeli e soprattutto non gestibili nei laboratori personali dei fotografi. Poi le cose migliorano, ma Erwitt si mantiene fedele, dedicando al colore solo le immagini pubblicitarie ed editoriali. 
Membro dal 1953 della storica agenzia Magnum, Erwitt immortala e racconta gli ultimi sessant’anni di storia e costume. In mostra circa 100 scatti selezionati dallo stesso Erwitt, cliccando qui un assaggio video di quel che vi aspetta.

Il tema dell'abbandono dei rifiuti è un tema sempre scottante. L'artista americano, che risponde allo pseudonimo Lonesome Town ha deciso di prendere posizione disegnando sopra ai mobili abbandonati che trova per strada, facce di clown tristi, sconcertati e pieni di lacrime, per denunciare l'inciviltà di chi li abbandona, (in questo caso a Los Angeles).  Le opere sfidano i passanti a riflettere sulle condizioni delle proprie strade e per Lonesome Town sono un atto liberatorio. Una serie di istallazioni stradali, fruibili a tutti, di grande impatto visivo, 
visibili sul web sul suo account instagram.

The Big Letter Hunt è un libro di sopravvivenza urbana. Una sorta di manuale per dare qualche spunto per trasformare una semplice passeggiata in una vera caccia al tesoro per scovare lettere tra gli edifici cittadini (in questo caso di Londra). Uno spunto quindi, uno stimolo in più per riuscire a vedere oltre. Il libro è opera del duo di designer inglese formato da Amandine Alessandra e Rute Nieto Ferreira, entrambe fondatrici della piccola casa editrice indipendente Tower Block Books. Il libro è per un pubblico senza età, o per tutte le età, ed è acquistabile qui.

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controlunedì 49

06:00

Non sappiamo se da voi nevica, ma col freddo che fa ci sta bene una bella tazza di tè caldo!
come nel diorama di Kinomi

Cour interdite è un progetto di Bruno Metra in collaborazione con Stéphane Durand. 
Una serie di fotografie che denunciano il problema dell'inquinamento urbano in una scuola di Lione. Un cortile inaccessibile ai bambini a causa dell'inquinamento, generato da un tunnel che passa vicino all'edificio. Come? Metra fotografa alcuni bambini nel cortile scolastico. I ritratti sono poi stampati su tela e decorati da Durand con ornamenti invisibili, realizzati con una colla a lentissima essiccazione. Le opere sono poi state esposte all’aperto, nel cortile della scuola per alcune settimane, lasciando che le polveri sottili disperse nell’aria si depositassero sulle immagini, rivelando forme naturali e rampicanti e rendendo evidenti i meandri di Durand. Le Immagini sono state ospiti anche alla galleria lionese Françoise Besson in una mostra, Des pouvoirs des écran a cura del filosofo Mauro Carbone (italianissimo). Tra i milioni di progetti fotografici, ci sentiamo di supportare e far conoscere soprattutto questo!

Ultimo market natalizio, (ma non per importanza) il Gipsy Garden, che si terrà a Cesena, dove? al Teatro Verdi. Quando? Domenica 17 Dicembre. Stoffe e lana calda, legno e ceramica, porcellane che conservano le chiacchiere delle ore del tè e monili da riporre nel cassetto delle meraviglie. E molto, molto altro ancora. Pensieri unici per i tuoi regali: da quello per la zia Bruna a quello per papà Ettore, dal cuginetto Leone all'amico a quattro zampe Otto. Compere, merende e un pizzico di magia dedicato a chi ha ancora nel cuore il desiderio di stupirsi, così come si faceva da bambini. Atmosfera super suggestiva quindi, che regalerà alla nostra collezione un'ambientazione da sogno! I cavallini Dala non stanno più nella pelle e sognano di calcare il palco con in sottofondo la Cavalcata delle Valchirie. Evento adatto a tutta la famiglia, amici a quattro zampe inclusi, orari: dalle 11 alle 20, ingresso: 2 euro. 

A Bologna c'è una chicca di architettura: l'Esprit Nouveau, il famoso padiglione progettato da Le Corbusier e Pierre Jeanneret per l'Esposizione universale di Parigi del 1925, si tratta di una replica, fedele in ogni dettaglio, costruita nel 1977. A novembre di quest'anno grazie al Comune di Bologna e alla Regione Emilia-Romagna si è completata la sua ristrutturazione e fino al 21 gennaio 2018 sarà visibile al pubblico. Tutti i sabati e le domeniche (escluso 24 e 31 dicembre) dalle h 15.00 alle 18.00, sarà possibile visitare l'edificio e assistere a una visita guidata a cura del Dipartimento educativo MAMbo alle h 15.00. 

C'è un libro che ci piacerebbe leggere presto in italiano. Little Redpubblicato dall’editore inglese Two Hoots, scritto e illustrato da Bethan Woollvin. L'illustratrice inglese ci propone una rivisitazione della fiaba in chiave moderna, l'utilizzo di forme semplici e colori decisi (nero, bianco e rosso) caratterizzano bene le figure, delineando alla perfezione le caratteristiche dei personaggi. La rivisitazione racconta di una Cappuccetto Rosso forte, che non ha paura del lupo e tanto meno si fa ingannare dal suo travestimento superandolo in astuzia. Una fiaba attualizzata in chiave femminista, dopotutto a volte è necessario allontanarsi dal sentiero... Aspettando la sua traduzione in Italiano, sperando arrivi presto, potete farvi un'idea guardando il booktrailer.











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controlunedì 48

06:30


Occhi ben aperti, è Lunedì!
La gif è tratta da un video di Louis Mallart, Graphic & Motion designer parigino.


Soviet innerness è progetto continuo, in costante divenire, opera di Elena Amabili e Alessandro Calvaresi. È uno sguardo sull'estetica sovietica attraverso l'intimità abbandonata. Il progetto e nato durante un viaggio in Lettonia, mentre fotografavano gli interni di un Plattenbau abbandonato nella città fantasma di Irbene. L'insediamento di Irbene era stato progettato dai russi come città chiusa collegata alla vicina stazione radar, per ospitare i militari sovietici e le rispettive famiglie. Una volta sul posto Elena e Alessandro si sono chiesti chi vivesse lì, che lavoro facesse quella gente e se ci potesse essere stata anche felicità, in quelle abitazioni. C’era della vita reale dietro quei pannelli di cemento grigio, e quella vita era spesso un’inaspettata esplosione di colori. Due esploratori, che catturano sempre dalla stessa angolazione un mondo che non esiste più, catalogando e archiviando attraverso la prospettiva dell’intimità. Soviet innerness potete seguirlo anche su Instagram.

Venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 dicembre, Palindrome torna a Rimini al Matrioska Lab Store. Per questa edizione natalizia del Matrioska la location è storica, Castel Sismondo, in pieno centro a Rimini. Gli espositori sono una settantina, handmade, design e artigianato. Matrioska è uno spazio di ricerca, un contenitore per artisti, artigiani e artefici, un’esposizione dove mostrare i propri prodotti e come concretamente vengono creati, dove scambiarsi idee, mostrare e comunicare. Il ponte dell'immacolata è dietro l'angolo, potete organizzare una gita al mare che in questo periodo ha un fascino tutto speciale e venire a trovarci a Castel Sismondo, dove porteremo tutte le decorazioni natalizie, ma anche la nostra collezione senza tempo. Saremo felici di illustrarvi le varie tipologie di cartone e le possibilità di utilizzo dei nostri prodotti. Ingresso giornaliero 3€, abbonamento per tutta la manifestazione, 5€. Vi aspettiamo!

C'è ancora tempo per visitare la mostra che illustra e descrive lo straordinario percorso artistico di Utagawa Kuniyoshi (1797-1861). Si intitola Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante ed espone una selezione di 165 silografie dell'artista. Kuniyoshi è considerato uno dei più importanti maestri di silografia giapponese in stile ukiyoe che è il difficile metodo di stampa su carta, impressa tramite matrici in legno. Apprezzato da subito anche in Europa, questo artista ha influenzato gran parte del mondo manga, dagli anime alla cultura pop. Le sue opere sono ricche di colori e colme di minuti particolari. A Milano, Museo della Permanente in via Filippo Turati, 34, per orari e prenotazioni qua.

Gli uomini mi spiegano le cose di Rebecca Solnit recentemente uscito in italia per Ponte alle Grazie è un libro che va letto. Il libro raccoglie articoli scritti dalla Solnit (scrittrice, intellettuale e femminista) in cui viene spiegato, tra l'altro molto bene, il fenomeno del mansplaining (sarà capitato senza dubbio anche a voi di trovarvi in una situazione di mansplaining). Un libro da leggere, in cui Solnit parla fuori dai denti, invitandoci a riflettere su tematiche come l’emancipazione femminile e la disparità di genere. Un piccolo estratto: “Gli uomini spiegano le cose a me, e ad altre donne, anche quando non sanno di cosa stanno parlando. Alcuni uomini. Le donne sanno a cosa mi riferisco. A quella presunzione che a volte ci mette in difficoltà, che ci impedisce di esprimerci e di farci ascoltare, che condanna le più giovani al silenzio insegnandogli, come fanno le molestie per strada, che questo non è il loro mondo. E che ci abitua a dubitare di noi stesse, ad autolimitarci, e allo stesso tempo rafforza negli uomini un’ingiustificata tracotanza”.



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