brooklynartlibrary

Controlunedì 114

06:30


La calura, il lunedì soprattutto...
La gif è dell'illustratrice coreana Seiju Park


EBLTZ è un duo artistico di base a Torino composto da Elisa Baldissera e Luigi Leto (LETAZ). Entrambi lavorano individualmente dal 2006 ma dal 2012, anno in cui è nato EBLTZ, lavorano insieme unendo grafica sperimentale e comunicazione, continuando a mantenere un percorso artistico individuale che li porta in giro per il mondo. La forte caratteristica artistica che li muove contamina armoniosamente la parte grafica del loro lavoro, è così che nascono manifesti strepitosi che mescolano pittura, concetto, lettering e comunicazione. "Lo scopo del nostro lavoro è dare forte personalità alla grafica contemporanea". La loro produzione comprende illustrazione digitale e manuale, poster design, copertine di dischi, lettering, calligrafia, locandine per il cinema indipendente e stampa serigrafia e ad incisione. Andate a curiosare nella loro produzione qui e qui.



Ha appena inaugurato la mostra, Gipi. Storie d’artista, presso Palazzo Blu a Pisa. Gipi, Gian Alfonso Pacinotti, artista, regista, scrittore, illustratore e fumettista toscano, che con la sua enorme sensibilità e capacità ci ha regalato negli anni storie bellissime. La mostra propone un’ampia selezione di tavole originali, oltre novanta disegni, da alcuni dei suoi maggiori successi, Esterno notte, La terra dei figli, Una storia, Appunti per una storia di guerra. Imperdibile se volete entrare nel mondo creativo di Gipi, addentrarvi nella sua grande capacità di esprimersi con stili differenti e di sperimentare sempre. Se lo conoscete poi, sapete benissimo che un'altra delle sue grandi doti è quella di saper comunicare, riuscire a narrare storie che a fine lettura rimani a bocca aperta.




Si chiama The Sketchbook Project ed è un incredibile progetto promosso dalla Brooklyn Art Library di New York, si tratta della più ampia biblioteca di sketchbook esistente al mondo. Situata nel cuore del vivace quartiere Williamsburg, questa biblioteca ospita più di 45.000 album di schizzi provenienti da tutto il globo, un'enorme "banca dati" di artisti e disegnatori che volontariamente hanno deciso di aderire a questo progetto. Ma come funziona? partecipare è semplice, basta iscriversi qui, acquistare il proprio sketchbook e una volta che sarà completato, spedirlo. Una volta ricevuto sarà catalogato, conservato nella biblioteca e portato in mostra in diverse città. Permettendo a chiunque di partecipare, (disegnatori e non) questa biblioteca, è cresciuta in maniera esponenziale da quando aprì i battenti 12 anni fa. Noi la troviamo un'idea geniale ed anche un luogo assolutamente da visitare (se non vi capita spesso di passare da New York, vi consigliamo di sfogliare la banca dati online con catalogati oltre 30.000 sketchbook). Voi che fate, provate a concedervi la gioia del disegno a mano libera?




Se state partendo per le vacanze abbiamo un libro bellissimo da consigliarvi, che inizia proprio con l'autore che ci invita a fare una vacanza. In Geografia commossa dell’Italia interna di Franco Arminio (edito da Mondadori), si segue l'autore nel suo peregrinare per l’Italia interna, un cammino lento, attraverso la desolazione dei piccoli borghi svuotati dalle migrazioni verso le città, dentro i paesi scossi dal terremoto lungo la penisola da nord a sud, come lo stesso Arminio dice "L’Italia interna mi commuove, l’ho trovata al Sud e al Nord, a Oriente e a Occidente, esco a trovare l’Italia interna come si esce a trovare la farfalla vista il giorno prima". Poesie intervallate a testi, una scrittura che racconta, attraverso lo sguardo dell'autore che descrive magistralmente a parole l'enormità di quel che riesce a cogliere con lo sguardo. È difficile raccontare questo libro che ci ha fornito un sacco di suggestioni, emozioni e spunti, facilissimo invece è portarlo in vacanza, sedersi a terra e lasciarsi trasportare da questo libro fantastico. Se volete scoprire qualcosa di più su Franco Arminio basta cliccare qui, paesologo, scrittore, fondatore di Comunità Provvisorie e della Casa della paesologia a Trevico in Irpinia, nonché direttore artistico del Festival della paesologia La Luna e i Calanchi di Aliano (di cui vi abbiamo parlato qui sul ControLunedì la scorsa estate).



amycanbe

controlunedì 113

06:30

...passeggiare in notturna e circondarsi di lucciole.
La gif è dell'illustratore Oamul Lu

Anne Laval è un'illustratrice francese molto attiva e riconosciuta, che pubblica i suoi lavori per riviste francesi ed internazionali, realizzando copertine per libri, albi illustrati per ragazzi, manifesti e workshop d'illustrazione. Quello che ci attrae nelle sue tavole è il perenne senso di quiete e lentezza, che Anne racconta tramite la rappresentazione di una natura onirica, narrata attraverso un uso calibrato dei colori e grazie a pennellate ampie e fluide. Pastelli colorati, pastelli a cera, acquerelli, la tecnica del collage e la tecnica di stampa risograph sono i suoi strumenti di lavoro preferiti. Per una carrellata generale delle sue opere vi consigliamo di sfogliarla qui e qui.

E niente, è il caso di dire che noi per Andrew Bird abbiamo una passione fortissima... vi basti sapere che lo seguiamo da tantissimo e lo amiamo fortissimamente. Ha registrato un album in una stalla, uno sul fondo di un canyon e un altro sulla riva di un fiume. Suona il violino da autodidatta, la chitarra e fischia meglio di un profeta. È irriverente e profondo, se Andrew Bird non fosse un geniale cantautore forse sarebbe un filosofo esistenzialista. Nel suo ultimo album si raffigura come Marat nella vasca da bagno e ci avverte che “la Terra sta girando più veloce”, “c’è una guerra civile fredda” e che “siamo tutti fottuti”. Eppure riesce lo stesso a scherzare sulla catastrofe in arrivo... Il 26 Luglio è alla Triennale di milano per un concerto, consigliatissimo!

Siamo amanti di arte e di architettura e possiamo confessarvi che abbiamo un debole per lo stile Liberty, è proprio per questo che ci siamo entusiasmate quando abbiamo appreso che dall'8 al 14 luglio si svolgerà la prima edizione della settimana mondiale dell'Art Nouveau. Organizzata in Italia dall'Associazione Italiana Liberty, questa manifestazione vede l'apertura di circa 150 dimore storiche, 120 percorsi specifici, mostre e performance. Un altro evento molto interessante è quello denominato "Urbex Experience" che vedrà la straordinaria apertura di dieci siti liberty abbandonati e di rara accessibilità, al quale si aggiungono anche i percorsi di arte funeraria nei cimiteri monumentali di Staglieno, Milano, Udine e Torino. Per saperne di più e trovare tutti i luoghi Liberty visitabili vi consigliamo di cercare qui e qui.

È uscito il 7 marzo scorso, Post pink, antologia di fumetto femminista, edito da Feltrinelli. Elisabetta Sedda ideatrice e curatrice di questo volume ha chiamato a raccolta, per raccontare le diverse sfaccettature del mondo femminile, nove autrici e fumettiste italiane: Fumettibrutti, la Tram, Sara Menetti, Alice Milani, Margherita Morotti, Sara Pavan, Cristina Portolano, Silvia Rocchi, Alice Socal. Nella prefazione, scritta da Michela Murgia leggiamo: "Abbiamo imparato a dire che siamo desideranti e non solo desiderabili. Pensanti, non solo pensate. Agenti, non solo agite. Sopratutto siamo diventate narranti per non essere mai più solo narrate". Nove donne, nove sensibilità, nove sguardi che ci raccontano, illustrano e narrano il corpo della donna, al di là degli stereotipi, dei falsi miti e dei dogmi sociali o culturali rispondenti a un modello inesistente. Potete vedere un'anteprima guardando questo video, ma fatevi un regalo, andate in libreria e compratelo è sicuramente un libro da leggere!

artigianato

Briciola numero 17 - Nidoramo

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I lavori di Nidoramo ci hanno subito catturato per immediatezza e semplicità. Francesco ed Anna realizzano i loro giocattoli in legno in un piccolo laboratorio immerso nella campagna, con piccoli macchinari a velocità ridotta. La loro capacità di raccontarsi sia a parole che con i loro manufatti ci hanno rapite...
Abbiamo Fatto qualche domanda a Francesco ed Anna, di seguito quello che ci hanno raccontato:

Nidoramo workspace
Abbiamo letto la bellissima storia del vostro incontro, ce la raccontate? 
La storia del nostro incontro è tutta scritta nel sito. Potremmo inventare nuove versioni, ambientarla in un'isola, o in un villaggio di montagna, o nel parco di una città invisibile. Senza alterarne i tratti fondamentali. Un boschetto. Un campo di calcio a cinque in cui dava prova di sé un gruppo di amici senza più fiato. Un pallone fuori campo. Di nuovo il boschetto. Anna, appena tornata da un viaggio, si trovava lì quasi per caso. Francesco era uno di quegli amici, l’autore del maldestro lancio. La ricerca del pallone da parte di entrambi…

Il vostro nome è evocativo, come vi è uscito?
Il nome Nidoramo, semplicemente, è uscito. Dove abitiamo è pieno di campi e boschi, dunque di alberi, rami e tanti nidi. Una volta uscito il nome, a guardarlo meglio, abbiamo capito che si addiceva perfettamente al nostro lavoro e all’ambito in cui esso si svolge, che è quello ludico-pedagogico. Il nido come casa, come venuta al mondo, come primissimo luogo di formazione. Il nido, oltretutto, come opera architettonica artigianale sempre unica. Il ramo costituisce dapprima un sostegno e poi diventa un trampolino per spiccare il volo (dopo aver tanto giocato) verso le sfide della vita.

Nidoramo - Cavallo con cavaliere
Lavorate immersi nella campagna, il vostro laboratorio è anche il luogo in cui abitate? 
Viviamo in un casolare sui monti delle Cesane, nei pressi d’Urbino. Verde tutt’intorno. Orto e pollaio. Casa e bottega, come si suol dire. Ad essere precisi i laboratori sono due: al piano terra, in un fondo adiacente al forno a legna, vi sono i macchinari che fanno segatura: tagliano, piallano, forano, torniscono, levigano. Sopra, in una delle stanze, il laboratorio che chiamiamo eufemisticamente “pulito”, quello dove si pittura, si assembla, si chiacchiera, si immagazzina.

Come è suddiviso il vostro lavoro, chi si occupa di cosa?
Ora che è arrivata la nostra seconda bimba e sue sono le principali attenzioni di Anna, gli ambiti sono maggiormente distinti, anche spazialmente: lei nel laboratorio di sopra a dar di pennello, di matita o ad intagliar timbri e Francesco nel laboratorio sotto a far polvere.

Nidoramo al lavoro
Ci descrivete una vostra giornata tipo?
Le bimbe sono di solito la nostra sveglia. Durante l’inverno, scendere in cucina, accendere la stufa e metterci sopra la moka del caffè sono un tutt’uno. Lo stesso in estate, ma più agevolmente senza stufa. Apriamo le galline, accompagniamo una delle bimbe a scuola e, di norma, entriamo in laboratorio. Di giornate tipo ce ne sono tuttavia diverse. Con la primavera iniziano i mercatini di artigianato artistico e allora siamo spesso via, in qualche città o festival. Quando siamo a casa cerchiamo di ritagliare del tempo per brevi passeggiate, un tuffo al mare o al fiume, la cura dell’orto. Ma il tempo è sempre stretto e il lavoro tanto, il che ci rende quasi incapaci di utilizzare il divano.

Il legno è un materiale vivo e parlante, cosa vi comunica? cosa desiderate comunichino le vostre creazioni?
Il legno è un elemento completo. In termini aristotelici vi è la potenza del seme e l’atto dell’albero, ma anche la potenza nel sostenere, la docilità con cui si presta ai più svariati usi. Vi è aroma e vi è memoria. E colori, nodi, venature, segni del tempo. La sua lavorazione è una geometria applicata che permette di dar forma alle forme possibili. Il seme-albero entra nel nostro laboratorio e ne escono giocattoli. Mentre ciò avviene cerchiamo di infondervi semplicità ed eleganza. In un mondo pieno di input ma scarso di attenzioni, complesso e ingarbugliato, ricco di oggetti ma povero di fantasia, la semplicità del gioco in legno ci appare una grande risorsa.



Che caratteristiche deve avere il legno che utilizzate?
I vari tipi di legno hanno caratteristiche proprie in base alla loro storia. Possono provenire da un albero a crescita rapida e resinoso o da un albero che impiega molto tempo a maturare, il che lo rende duro e compatto. Le diverse caratteristiche ne determinano anche l’impiego. A volte abbiamo bisogno  di un legno leggero ma resistente per produrre una spadina, altre di un legno che non screpoli troppo se vi si tagliano le curve di un cavallino. Utilizziamo maggiormente abete, faggio, frassino, tiglio, betulla; tutti per lo più provenienti da foreste italiane ed europee, controllate in fase di taglio. Pochissime essenze esotiche, talvolta legno di recupero.

Quali sono le fasi di lavorazione e le tempistiche per arrivare al giocattolo finito?
Ci sono molte fasi e passaggi. Partiamo rigorosamente dal legno grezzo, ossia da tavole irregolari che devono essere per prima cosa piallate e portate al giusto spessore. Poi tagliamo forme di macchinine, cavalieri, foglie, dondoli, equilibristi e molte altre ancora e le levighiamo. Fatto ciò si dipinge, si assembla, infine si gioca.

Nidoramo - Erbario
Lo strumento di lavoro che più vi piace utilizzare? 
Prima di ogni strumento - come utilizzarlo e perché - viene il metodo, che cerchiamo di affinare continuamente. Rispetto ad altri mestieri l’artigiano ha il privilegio di conservare tutta intera la consapevolezza delle varie fasi del lavoro, la materia prima, i passaggi intermedi, le finalità; tutte hanno origine nel suo ingegno, passando per le sue mani. Questo ci piace: nutrire d’intelligenza le fasi del lavoro in modo da migliorarne risultati e tempi di lavorazione. Se pensiamo a come realizzavamo i nostri primissimi giocattoli ci viene da sorridere ora che li vediamo più completi, più precisi, più belli e numerosi. Lo strumento preferito da Francesco è il traforo elettrico: sotto l’azione di una lama che oscilla, una tavola di legno o un pannello di multistrato smettono di essere un’area geometrica astratta per dar vita a forme concrete e irripetibili. Lo strumento di Anna è senz’altro il disegno, che è progettuale all’inizio e decorativo nelle fasi finali.

Luogo del cuore? 
Ce ne sono tanti, abbiamo un cuore grande da questo punto di vista e pezzi d’esso abbiamo lasciato qua e là. Ci piace immergerci nel mare ma anche la montagna maestosa ci attrae. Adoriamo una strada che percorriamo ogni giorno per portare nostra figlia a scuola, che corre su una dorsale: di qua gli Appennini, di là le colline del Montefeltro digradanti fino all’Adriatico. Infine, proprio sotto casa, c’è un enorme campo di erba medica che s’innalza fino al cielo e lì, spesso, pascolano i caprioli.

Nidoramo - Draghetto

Il gioco che evoca maggiormente la vostra infanzia? 
Ci viene in mente un giocattolo, seppur il suo ricordo è ormai perduto, che evoca l’infanzia di Francesco. E una foto che lo ritrae, una fila di mini lavandini sullo sfondo, mentre gioca all’asilo nido con un trenino smontabile. Quel trenino, fatto con quel tipo di snodo ma rivisto nelle forme, rivive ora tra i giochi Nidoramo. Ad Anna, invece, piacevano i microcosmi: tutto ciò che è in miniatura e in cui ci si può nascondere. Oggetti minuscoli, piccoli cimeli, pezzi di puzzle, mondi interi e segreti.

Il vostro rapporto con i social? 
Urticante, bipolare, talvolta incerto. Francesco è da poco guarito dalla sindrome da computer impallato o da “non funziona internet” quando arriva lui. Anna è più competente e più attenta. Attenta, anche, a mantenere una certa dose di riserbo verso un mondo, quello virtuale, che può risultare invasivo o ingannevole. Detto altrimenti, ci troviamo più a nostro agio con pialle, trapani e pennelli, ma desideriamo crescere in quest’ambito, certo fondamentale, e tanto abbiamo da imparare.

Nidoramo - Acrobata

Come e dove è possibile acquistare le vostre creazioni? 
Partecipiamo a mercatini e fiere di artigianato artistico. Se avessimo risposto positivamente alla precedente domanda avremmo potuto dire che le date dei vari eventi vengono pubblicate con puntualità sulle nostre pagine ma questo non è sempre vero. Cercheremo di essere più costanti in futuro. In alternativa, e in maniera del tutto obsoleta rispetto a un mondo globale, chi passa dalle nostre parti può fermarsi per un caffè, un tè o una “giocata”. Oppure c’è internet.

Cosa vi sentite di consigliare a chi muove i primi passi nel campo dell’autoproduzione e dell’artigianato?
Quando abbiamo iniziato questo mestiere passavamo intere mezz’ore a rimirare, rigirandolo per le mani, un oggetto li per lì creato. Si trattava, magari, di un prototipo, o di qualcosa che ora potremmo realizzare decisamente meglio, ma che per il solo fatto di aver preso quelle forme - e quelle misure, quelle e non altre - diventava un inesauribile oggetto di contemplazione. Si, perché, in quelle forme c’era anche il progetto, la valutazione dei possibili percorsi, le scelte tecniche e stilistiche. Ebbene, proprio questo ci sentiamo di consigliare: di mantenere desta la meraviglia. E di tener duro contro le avversità: pezzi di giochi finiti nella stufa, nottate in laboratorio, chilometri in autostrada, mercatini sotto la pioggia... ma questa - seppur la stessa - è un’altra storia. 

Trovate Nidoramo sul loro sito web, su Instagram e Facebook


Se sei un artigian*, lavori con testa e mani, vorresti farci conoscere la tua realtà e magari partecipare alla nostra rubrica puoi taggare su instagram uno dei tuoi progetti e inserire l'hashtag #quasibriciole. Saremo felici di visionare i tuoi lavori e conoscere il tuo brand, sarà nostra premura contattarti per un approfondimento qualora lo ritenessimo nelle nostre corde.

-controlunedi-

Controlunedì 112

06:30



Lunedì così...
come nella gif dell'illustratrice Coreana, Hyeran


Abbiamo scoperto Angelo Monne, illustratore e grafico editoriale sardo, qualche anno fa ad una mostra collettiva in Romagna. Lo abbiamo poi continuato a seguire, con estremo interesse sul web e sulle pagine di Internazionale e anno dopo anno la stima per questo artista è cresciuta tantissimo. Sul suo sito, davvero ben fatto e da cui si evince tutta la sua sensibilità, potete trovare illustrazioni editoriali, a pennello cinese, i suoi splendidi quaderni da sfogliare e i suoi minilibri da scaricare, con una piccola dispensa su come rilegarli o crearne dei vostri. Siccome siamo un po' fissate con Angelo Monne e spesso lo cerchiamo in rete (non è per nulla social, lo amiamo anche per questo), abbiamo trovato questo video di Angelo che ospita una terza elementare del Comune di Dorgali nel suo laboratorio, è stato subito amore... che prima o poi ci verrà la tentazione di prendere e andare a Dorgali a conoscere Angelo!




Esiste dal 2004 il progetto chiamato Città Creative UNESCO, che promuove la cooperazione tra 180 città di 5 continenti, che hanno in comune l'aver identificato nella cultura e nella creatività i punti strategici per lo sviluppo urbano. Ogni anno UNESCO identifica una città che eccelle in un particolare settore, per svolgere l'evento di punta di questo network, il Creative Cities Conference. Quest'anno tocca alla città di Fabriano (nominata città creativa dell'artigianato), che da oggi fino al 15 giugno, ospiterà i rappresentanti di 180 Città Creative che si confronteranno per consolidare la rete e vagliare nuovi progetti. Il bello è che, parallelamente a questo evento, Fabriano e "le città dell'orsa" (una selezione di paesi marchigiani), si animeranno di eventi vari e interessanti, come mostre, proiezioni, conferenze, gastronomia e tanto altro. Qui e qui potete trovate il programma completo.




Ci piacciono le realtà con progetti ambiziosi, ci piace chi si mette in gioco e da tutto se stesso per realizzare quello in cui crede. E quando i progetti sono pensati per la comunità intera il nostro cuore fa ciock! Per questo sosteniamo Spazio Scomodo. Scomodo è un giornale d'informazione critica e indipendente che nasce dalla volontà di studenti medi e universitari di proporre un approccio alternativo ai contenuti. Ragazze e ragazzi appartenenti alle varie realtà politiche e sociali cittadine, convinti dell'importanza straordinaria che assumono l'informazione e la cultura nello sviluppo stesso della società. Ma non solo, Scomodo realizza progetti paralleli molto interessanti, che trovate qui. Ora Scomodo ha trovato una sede per la sua redazione, a Roma, nel quartiere dell'Esquilino, che vorrebbe trasformare in un centro culturale, condividendolo con più persone possibili, al punto da dare la chiave dello spazio a chi contribuirà alla realizzazione del centro culturale. In questo video spiegano bene come è possibile partecipare alla campagna per la realizzazione di questo hub culturale, partecipando alla costruzione del centro, come? sottoscrivendo una donazione in denaro, donando materiali o il vostro tempo. Chapeau!




In questi ultimi mesi ha destato molto interesse l'ambizioso e ben strutturato progetto realizzato come tesi di laura dall'ex studentessa Simona Pastore, iscritta al corso di Graphic Design & Art Direction al NABA di Milano. Un progetto che vede la nascita della fittizia casa editrice Ossi Edizioni che pubblica innovativi libri scolastici per le scuole superiori. La ricerca di Simona è stata lunga ed approfondita, è partita dallo studio dei testi scolastici della seconda metà dell'ottocento fino ad arrivare a quelli odierni, per poi trarre conclusioni e stilare un questionario che ha sottoposto a settanta liceali. Le conclusioni e l'intento di Simona li possiamo dedurre sfogliando i testi che lei stessa ha prodotto (sue sono anche le bellissime illustrazioni), al primo sguardo possiamo notare il richiamo innovativo ed indiscutibilmente accattivante che questi volumi riescono a trasmettere tramite il linguaggio visivo. Un progetto questo che fa pensare a come sia cambiato il modo di comunicare dei nativi digitali rispetto al passato, e a quanto sia importante cercare di comunicare con un linguaggio più attuale adattandosi alle nuove esigenze sociali. I nostri complimenti vanno a Simona, che ha saputo concretizzare e riconoscere un'esigenza sociale, approcciando il suo lavoro da studentessa alla vita lavorativa.



90vociperannefrank

controlunedì 111

06:00

Pedalare, pedalare.
La gif è dell'animatore bulgaro Teodor Hristov

Lisa Rock è un'illustratrice berlinese, il suo tratto diretto e colorato l'ha portata prevalentemente a realizzare immagini che accompagnano i testi di riviste e giornali, ma anche a creare fumetti, gif animate, stampe, serigrafie ed illustrazioni per libri. A noi ha colpito la sua narrazione ironica, composta da pochi ma calibrati colori, capace di trasmettere messaggi articolati in una sola e diretta immagine. Noi vi consigliamo di sfogliare il suo sito, dove avrete un'immediata panoramica del suo lavoro, ma anche di seguirla nel suo profilo instagram dove, Lisa, da libero sfogo a gif animate divertentissime. 

È cominciata lo scorso sabato, la mostra dedicata al grande maestro Emanuele (Lele) Luzzati, conosciuto a livello internazionale per le sue illustrazioni e per le numerose (oltre 400) scenografie teatrali realizzate nell'arco della sua vita. Luzzati è anche riconosciuto come cartellonista, pittore, ceramista ed autore di pluripremiati cartoni animati come La gazza ladra (del 1964) e Pulcinella (del 1973). Il poliedrico estro di questo artista viene ricordato nella mostra: Labirinto Luzzati che si terrà a Genova, presso Palazzo Ducale (sottoporticato) e che durerà fino al 3 novembre 2019. Un percorso tematico e biografico che porterà a scoprire e rivivere le atmosfere delle sue creazioni tramite numerosi bozzetti originali, scenografie, figurini e sagome ad altezza naturale. Da non perdere!

Il prossimo 12 giugno, Annelies Marie Frank detta Anne compirebbe 90 anni. Il 12 giugno 2019, in un luogo suggestivo e simbolico insieme, il Campo del Ghetto Nuovo a Venezia, verrà letto l'intero Diario di Anne Frank, tutto, dalla prima all'ultima pagina. Ci vorranno 10 ore, e lo faranno 90 persone diverse, ragazze e ragazzi, italiani e stranieri, ognuno nella propria lingua. Ascolteremo il Diario in italiano, ma anche pagine in olandese e tedesco (le lingue di Anne), inglese, ebraico. 90 persone che non faranno discorsi, ma doneranno il loro tempo e la loro voce perché la voce di Anne sia ascoltata da tutti, per un giorno intero. I lettori non vedranno pause o interruzioni fino alla conclusione, prevista tra le ore 20 e le 21. Tutto verrà trasmesso per intero in diretta web. Questa bellissima iniziativa, 90 voci per Anne Frank, non potevamo davvero non segnalarvela! Più info le trovate qui e qui.

Noi amiamo tantissimo i progetti della casa editrice indipendente Owl & Dog Playbooks. La casa editrice, creata da Claudio Ripol e Yeonju Yang, (hanno anche uno studio di design a Londra) è fantastica, realizza libri non solo per essere letti ma utilizzati anche in modo creativo. Il loro nome, OWL (il saggio) rappresenta la lettura e DOG (il chiassoso) rappresenta il lato giocoso e nei loro progetti risulta evidente l'incredibile capacità di combinare il design giocoso e la realizzazione ragionata. Sul loro sito troverete le meraviglie di cui vi abbiamo parlato, perché come dicono Claudio e Yeonju i loro sono proprio: "Libri da giocare, giocattoli da leggere". Non ne potrete più fare a meno!














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