controlunedi

controlunedì 97

06:30

Ok, adesso mi attivo!
Animazione di Yixuan Cheng

TsuruBride è lo pseudonimo con cui l'artista Meghan Willis presenta le sue opere. Meghan, di base a Brooklyn, dopo il lavoro diurno nel settore dell'abbigliamento si dedica alle sue creazioni su tessuto. Con tratto fermo, disegna su stoffa corpi e ritratti di donne che poi ricalca con il ricamo. L'obiettivo di Meghan è quello di "indurre lo spettatore a seguire le delicate cuciture che accarezzano i corpi rivelati attraverso il filo", celebrare le donne, i loro punti di forza e la loro sessualità. Le figure che ritrae sono donne vere in pose particolari, un po' come si fa con il disegno dal vivo con le modelle in posa. Dopo la fase di ricamo Meghan completa le sue opere con inserti colorati di stoffa e piccole macchie di colore dipinte a mano con l'acrilico, il risultato è un antitesi di delicatezza e forza che convivono magnificamente. Potete seguire Meghan sulla sua pagina fb ma noi vi consigliamo di seguirla su Instagram dove potete trovare anche il work in progress dei suoi lavori.

Dal 2 marzo al 7 aprile a Monselice, presso Villa Pisani in collaborazione con la Fondazione S. ZavÅ™el di Sarmede sarà possibile visitare la mostra: La Fiaba è Servita!.  La mostra, di illustrazioni per l'infanzia, si snoda in un  percorso espositivo di 75 illustrazioni tratte da libri che parlano di cibi fantastici, per nutrirsi di racconti, poesie e filastrocche. Un'occasione per addentrarsi nel fantastico mondo del cibo, la sua cultura, i sapori ed i profumi del mondo attraverso uno strumento che noi amiamo molto, l'albo illustrato. Sono in programma sempre a Villa Pisani laboratori e quattro appuntamenti con film che trovate cliccando qui (noi vi segnaliamo quello di Guido Scarabottolo W la pappa col pomodoro! – Manifesti di parole, immagini e un pizzico di colla dagli 8 ai 99 anni). Per finire e per tutto il periodo dell'esposizione, sulle vetrine dei negozi di Monselice saranno realizzate, da giovani artisti del territorio, illustrazioni che reinterpretano le fiabe proposte nella mostra.

Si trova a Marsiglia, in Francia, e viene chiamato l'edificio dei folli: l'Unité d'Habitation, noto anche come Cité radieuse (città radiosa) perché sempre esposto al sole, è un edificio-condominio realizzato dal celebre architetto Le Corbusier tra il 1947 e il 1952. Si tratta di un fabbricato innovativo per l'epoca: una grande struttura in cemento a vista che ne evidenzia i volumi, progettato per ospitare 337 appartamenti per più di 1600 persone e strutturato per conciliare la vita individuale, familiare e collettiva. Un nuovo modello di vita comune, diverso da quello dei normali condomini, che favorisce i momenti di aggregazione tramite la presenza di luoghi condivisivi come una biblioteca, un ristorante, una sala lavanderia, una palestra, una piscina, un asilo, negozi ed uffici, collocati nel piano centrale e sul tetto dell'edificio. Ci sarebbe tanto da dire su questa costruzione... la cosa migliore rimane prendere un aereo ed andarla a visitare di persona, approfittando del fatto che si trova nella vivace e colorata Marsiglia!

Nel sottotitolo di questo libro, Noi siamo tempesta, tanti, insieme e diversi di Michela Murgia, edito da Salani è racchiuso il senso di tutto il libro. Sono 16 racconti, tratti da storie più o meno conosciute, dove al centro non c'è un solo protagonista, un eroe solitario, come spesso troviamo nella letteratura per l'infanzia, ma storie di persone che si sono messe insieme ed hanno realizzato cose grandissime. La Murgia ce lo spiega bene in questo video. Perché, secondo l'autrice, il libro è un atto politico e iniziare a raccontare anche un’altra storia, quella della forza di squadra, può servire al cambiamento. La collaborazione creativa è un superpotere di tutti e l'unione fa la forza. Il libro è stato realizzato graficamente in collaborazione con il gruppo The world of dot che, sono riusciti ad accompagnare le storie raccontate dalla Murgia con illustrazioni estremamente accattivanti. Una tempesta alla fine sono solo milioni di gocce d’acqua, ma col giusto vento.














animali

Portatovaglioli -20%

10:34


Loro sono i Portatovaglioli con le sagome di animali, li abbiamo proposti poco, ma a noi piacciono davvero tanto! Perfetti per non far volare via i tovaglioli durante un pic-nic, per le merende in compagnia oppure sulla tavola di tutti i giorni, divertenti per una festa di compleanno o per l'allestimento della tavola pasquale. Il set è composto da 4 portatovaglioli in cartone alveolare riciclabile di forme e colori diversi, il coniglio (rosa), l'orso (giallo), il gatto (lilla) e la rana (verde). Sono leggerissimi, comodi da usare e possono diventare un piccolo gioco da tavola per i più piccoli, nell'attesa che il pasto sia pronto. Da mercoledì, per un mese esatto li trovate in sconto (-20%) sul nostro shop



Qui sotto vi diamo un piccolo consiglio per il riutilizzo dei nostri portatovaglioli quando riporrete la tovaglia a lavare:



- prendete il cerchio centrale che avete estratto per inserire il tovagliolo nella bocca dell'animale, ritagliate da un foglio magnetico un pezzetto di magnete ed attaccatelo sul retro del cerchietto
- inserite il cerchietto nella bocca del portatovagliolo ed appendetelo al frigo
- anche quando i portatovaglioli saranno in tavola sul vostro frigo rimarranno sempre i 4 cerchietti decorati utilizzabili come magneti.

controlunedi

controlunedì 96

07:00

Schiaffoni il lunedì!
come nella gif del fotografo francese
di base a Los Angeles Romain Laurent

Se n'è andato la settimana scorsa Tomi Ungerer, illustratore, artista, scrittore, designer, scultore e uomo dalle mille qualità. Tomi, artista prolifico come pochi, impegnato in tante battaglie politiche e sociali, controverso, irriverente, pungente ed ironico, ci lascia in eredità la sua opera completa, che si stima in circa 40.000 disegni e i suoi oltre 140 libri pubblicati. Forse non tutti sanno che, Tomi, oltre ad aver spaziato in tantissime attività artistiche, ha anche progettato assieme all'architetto Ayla-Suzan Yöndel, l'asilo Die Katze nella città di Wolfartsweier in Germania. Tomi infatti, ha scelto la forma di un gatto per l'edificio che ospita un centinaio di bambini che, "entrano dalla bocca, fanno lezione nella testa, (con la luce che si riversa attraverso gli occhi), giocano nelle zampe e dal secondo piano, possono raggiungere il cortile attraverso la coda (che è uno scivolo)". Vi immaginate cosa dev'essere per un bambino crescere ed imparare in uno spazio del genere? Vi immaginate da grandi che ricordi bellissimi avranno della loro infanzia passata dentro un gatto? Noi vogliamo ricordarlo così, rendendogli omaggio, parlando di lui il più possibile e cercando di farlo conoscere a tutti. Se volete recuperare, (fatelo non ve ne pentirete), potete cercarlo in rete, acquistare i suoi libri, guardare il film a lui dedicato Far Out Isn’t Far Enough oppure andare e visitare il Museo Tomi Ungerer a Strasburgo. Amore infinito per l'uomo che, "ha saputo parlare ai bambini con la stessa onestà intellettuale che ha dispiegato con gli adulti". Ciao Tomi!

Siamo sempre affascinate da progetti di questo tipo, quando la manipolazione, in questo caso pubblicitaria da luogo a nuovi significati, per questo se ci sarà possibile andremo a vedere Dildo, la mostra collettiva di Hogre, Illustre Feccia e #DoubleWhy alla Street Levels Gallery di Firenze. "Vorremmo mettervi a conoscenza delle pratiche del subvertising, portarvi degli esempi e darvi in mano gli strumenti per sfidare apertamente la sacralità dello spazio pubblicitario, metterlo in discussione e in ridicolo, distruggendone i dogmi". Dildo sarà un supermercato dell'osceno, con un operazione di satira sugli aspetti pornografici del consumismo e di critica alla grande distribuzione. L'installazione è dedicata ed ispirata all'esperienza di Mondeggi Bene Comune: 200 ettari nella campagna fiorentina rimasti incolti e abbandonati per decadi che sono stati riqualificati nel 2014 da un gruppo di cittadini, che da allora se ne prende cura e li coltiva. Anziché incentivare e aiutare la buona volontà delle persone che gravitano intorno a questo gioiello di collaborazione dal basso, il comune di Firenze ha messo all'asta i terreni di Mondeggi, rendendo così impossibile un futuro diverso dalla privatizzazione dei terreni. La mostra aprirà il 15 Febbraio e chiuderà i battenti l'8 Marzo (sarà possibile visitarla da Martedì a Domenica dalle 15.00 alle 19.00 oppure su appuntamento).

Non sappiamo voi, ma noi con la radio abbiamo un rapporto di amore ed odio. Da quando abbiamo scoperto Radio Garden però ci si è aperto un mondo (il mondo). Radio Garden è un sito che permette di ascoltare le stazioni radio da tutto il mondo, anche le più remote, la navigazione è semplice, vi basterà scorrere il mondo con il mouse e scegliere la stazione radio nella zona che preferite, (le stazioni sono indicate con un puntino verde). Noi a sentimento ci fiondiamo sempre su Giappone, Singapore e Messico, ma ce ne sono veramente tantissime. Viva Radio Garden, che ci porta fuori dai confini (immaginari) a scoprire nuovi idiomi, suoni e culture. 

Troviamo particolarmente lodevole l'iniziativa di Lapis Edizioni che, con la preziosa collaborazione del British Museum sta piano piano dando alle stampe una collana di libri, "Bambini nell'Antichità". Si parte con Vita dei bambini nell’Antico Egitto, nel quale ci si avventurerà tra scorpioni letali, tagli di capelli strambi, amuleti, gatti e tanto altro. I bambini scopriranno la storia, i costumi e le usanze dal punto di vista dei loro coetanei, nati migliaia di anni fa. La collana andrà arricchendosi, pare sia prevista l'uscita a settembre 2019 del nuovo volume, Vita dei bambini nell’Antica Grecia.










acquerello

BRICIOLA NUMERO 13 - CALLUNA CARTILEGI

09:24


Erica è una giovane donna, il suo sorriso schivo, l’estrema educazione e la semplicità con cui si pone ci hanno immediatamente catturate. Lavora e rilega la carta con cura certosina, ricercando materiali, abbinamenti e nuove forme, prendendo spunto da tutta la natura che la e di cui si circonda. Scoprite cosa ci ha raccontato.

Calluna Cartilegi workspace
Ciao Erica, raccontaci qualcosa di te, com’è nata la tua passione per la carta?
Direi che nasce dall'amore per i libri e la lettura che ho fin da piccola. Da questo legame alla passione per il libro come oggetto, per il profumo e la materialità della carta, il passo è stato breve! Gli anni di liceo artistico hanno consolidato questa attrazione, e le hanno dato una forma creativa. Per la carta provo prima di tutto un sentimento, ed è quello che mi guida alla scoperta delle diverse tipologie e delle tante possibilità di lavorarla.

Quali sono i tuoi principali strumenti di lavoro?
Calluna nasce come una piccola autoproduzione, e così a parte una taglierina per A3 non ho grandi attrezzature. Tutti i progetti nascono su un foglio, dove faccio schizzi preparatori e ipotesi a penna e a matita. Gli strumenti principali che utilizzo nella realizzazione pratica sono cutter e forbici, la stecca per piegare le pagine, aghi e fili, riga, squadre, pennelli e colla. Non da ultimo tutti i miei volumi di botanica e giardinaggio che sono perfetti per sostituire le presse!

Quadernini con carta di gelso e carta Lokta
Sappiamo che il tuo laboratorio è anche il luogo in cui vivi, riesci a giostrarti bene nell'organizzare la quotidianità lavorativa e quella privata?
Non sempre è facile, lavorare a casa porta parecchie distrazioni. Cerco di rispettare degli orari, resistere alle tentazioni ed esorcizzare il pensiero della lavatrice finché non è ora di farla. Bisogna dire che, organizzandosi bene, questa soluzione mi permette di portare avanti la gestione di una casa che più che una casa è una scelta di vita. Abbiamo tanta terra intorno, un giardino che è una parte del mio lavoro (molti materiali vengono da li, e quasi tutte le ispirazioni), orto, galline da sfamare, riscaldamento a legna... Tanti impegni che se lavorassi fuori casa non potrei mai portare avanti.

Descrivici una tua giornata tipo
La mia giornata inizia con un caffè, senza non vado da nessuna parte! Di solito è divisa in due parti, con una lunga pausa in mezzo che sfrutto per mandare avanti l' “azienda casa”. Cerco di programmare la settimana dedicando almeno un giorno e mezzo allo studio, e gli altri giorni sono tutti per la creazione pratica. Ogni album nasce da una lunga serie di passaggi, che vanno dalla progettazione al taglio dei componenti, e prima della rilegatura ci sono diverse fasi di incollaggio che devono di volta in volta asciugare sotto un peso per almeno mezza giornata. Cerco di portare avanti più creazioni in maniera organica, per ovviare ai tempi di attesa, e le mie giornate seguono un programma basato su questo ritmo.

Album fotografico con rilegatura Copta e carta Lokta stampata
Abbiamo visto che completi alcuni tuoi lavori con illustrazioni botaniche minuziose e poetiche, come hai coltivato e sperimentato questa arte?
Prima di iniziare questo progetto ho lavorato per quasi dieci anni in un vivaio, ed è così che è cresciuta l'abitudine di osservare le piante e anche il desiderio di rappresentarle per farle mie. Uso principalmente la china e l'acquerello, tecniche con cui ho preso confidenza nelle tante tavole di progetto architettonico che ho realizzato al liceo. Non è la classica formazione da illustratrice ma un procedimento tutto mio per arrivare a dare sembianza a quello che amo: le piante, e in generale forme e colori presi in prestito dalla natura, sono la mia principale fonte di ispirazione.

Album fotografico a soffietto con illustrazione
Come scegli le carte su cui costruirai i tuoi lavori? Hai una carta che ti piace utilizzare più delle altre?
Quello della carta è un mondo sconfinato e amo come per ogni progetto ci sia ogni volta tanto da scoprire ed imparare. Per la scelta mi baso innanzi tutto sulla grammatura e sulle qualità più “tecniche”, cercando la carta migliore per un determinato utilizzo. A seconda che lo scopo sia scrivere, disegnare, o accogliere fotografie le carte che scelgo avranno diverse caratteristiche di spessore. Per quanto riguarda il rivestimento delle copertine è importante prima di tutto capire come si comporta la carta con la colla e la sua resistenza all'usura. Una volta fatta una cernita in base agli aspetti più pratici, mi butto sul colore! Amo ricreare i contrasti o le sfumature del mondo naturale, e ci sono tante carte con cui sperimentare, anche perché ogni accostamento porta ad un effetto diverso. Mi piace tantissimo la carta di gelso, per la sua matericità, e la carta Lokta perché offre un'incredibile varietà di colori e sfumature, che passano dal tenue, al vivace, al cangiante.

Mini taccuini rilegati all'interno di una busta
Quante tipologie di rilegature realizzi?
All'incirca una decina... Dico all'incirca perché fare un conto preciso è difficile. Ho iniziato questo percorso da autodidatta, il che ha significato impararle attraverso tante prove ed esperimenti: quando i passaggi non sono tutti segnati spesso ci vuole anche un po' di immaginazione per capire qual'é il metodo migliore. Tante delle rilegature che realizzo sono frutto di adattamenti che ho “inventato” per raggiungere le caratteristiche che desideravo in un determinato progetto. Molto spesso sono il risultato di una contaminazione tra le diverse tecniche di cucitura, oppure con elementi e piegature che prendo in prestito dal mondo dell'origami. Le basi da cui parto più spesso sono la tecnica Copta e quella Francese, e per gli album fotografici trovo molto versatili le rilegature che si agganciano al dorso rigido. La rilegatura giapponese è incredibilmente bella e prevede già di per se' infinite variazioni.

Taccuini con pagine in carta puntinata e rilegatura Copta e Francese
Il tuo rapporto con la tecnologia?
Non si può definire esattamente idilliaco: probabilmente non è un caso che abbia deciso di dedicarmi a un progetto così profondamente analogico! Creare oggetti dedicati a chi ama scrivere e disegnare a mano, leggere libri cartacei e stampare le fotografie per conservarle è così naturale perché io per prima sono fatta così. Cerco di crescere e imparare anche del mondo digitale, per tanti aspetti è una necessità, ma ogni cosa nuova che imparo è una conquista faticosa, e mi rendo conto che la mia testa vorrebbe dimenticarla il prima possibile.

Cosa ascolti quando lavori?
Lavoro sempre accompagnata dal silenzio. Forse per via degli anni di lavoro solitario tra le piante, che come si sa non parlano, ma essere circondata dal silenzio per me è una necessità, non solo per concentrarmi su qualsiasi cosa stia facendo, ma proprio per sentirmi in equilibrio. Amo molto anche la musica, ma se ascolto una canzone devo “partecipare”, così è un momento dedicato solo a lei, in cui non posso fare altro che ascoltare (e cantare, se non c'è nessuno nei paraggi).

Album fotografico con rilegatura Copta e Francese e foglie di Pioppo pressate in copertina
Luogo del cuore
Il mio giardino, che essendo molto grande non è il classico giardino ma una combinazione di selvatico e coltivato. E anche per questo, per la sua imprevedibilità, ogni volta mi regala meraviglia. Per anni in ogni posto in cui ho abitato ho creato un giardino, che ad ogni trasloco letteralmente portavo con me (un'impresa notevole). Non tutti i suoi abitanti sono rimasti negli anni e negli spostamenti, ma posso davvero definirlo un luogo del cuore, talmente prezioso da averlo reso itinerante pur di non separarmene.

Sogni nel cassetto
Il mio sogno è vedere crescere questo progetto. Piano piano e con armonia, un po' come una pianta, che se curata bene si sviluppa in ogni sua parte, senza fretta e con costanza. E poi di costruirmi una casetta di legno in mezzo al giardino dove trasferire il mio lab. (In realtà la vorrei su un albero, ma forse è chiedere troppo).

Taccuini rilegati con mix di carte in copertina
Progetti per il futuro?
Della cartotecnica e della legatoria amo le tante possibilità di sperimentazione, perciò tra i progetti c'è sicuramente il continuare nella ricerca e nella realizzazione di nuove soluzioni. Un altro progetto a cui tengo tantissimo è imparare a creare la carta con le mie mani. Piano piano mi sto avvicinando alla sua realizzazione, e non vedo l'ora di costruire un legame ancora più stretto con questo meraviglioso materiale. Inoltre sarebbe un modo per lavorare con il riciclo e il riuso, che è una cosa che ritengo molto importante.

Realizzi oggetti su commissione?
Si, il bello del creare ogni album da zero è che si possono scegliere tutte le caratteristiche che avrà, dal formato, alla qualità di carta per pagine e il loro numero fino al tipo di rilegatura e ai particolari della copertina. Lavoro già su commissione, e vedere come si mescola il mio stile e la mia tecnica con i desideri del cliente è un processo che mi affascina tantissimo, ogni volta da vita a un risultato unico che non sarebbe nato se l'avessi progettato da sola.


Sogni una collaborazione? Se si con chi?
Si, mi piacerebbe in futuro collaborare con altri crafter, mi affascina in particolare la tecnica del linocut e del printmaking.

Dove si possono acquistare tuoi lavori?
Ho uno shop su Etsy, dove cerco di tenere aggiornata la varietà delle creazioni, anche se non è sempre facile perché sono tutti pezzi unici. Periodicamente partecipo ad eventi dedicati al fatto a mano, e l'elenco aggiornato si può trovare sulla mia pagina. Il mio consiglio è quello di contattarmi attraverso la mail o i messenger di Facebook e Instagram. Contattarmi in privato è anche il passaggio essenziale per iniziare a progettare insieme e creare qualcosa di personalizzato. Una selezione dei miei lavori si trova inoltre nel negozio di moda artigianale Steremoda, a Fidenza.

Album fotografico personalizzato, con foglie di Senecio e rilegatura Buttonhole
Che consigli ti senti di dare a chi si appresta ad avviare la propria attività nel campo dell’autoproduzione e dell’artigianato?
Amare davvero il progetto che si decide di realizzare. La passione per quello che faccio è sempre la cura migliore nei momenti di sconforto che, inevitabilmente, ogni tanto arrivano. Io ho la “fortuna” di avere un ramo della famiglia con il gene della testardaggine; può essere un difetto se usata male, ma devo dire che mi ha sempre aiutato tantissimo nell'arrivare in fondo a ciò che mi ero prefissata! Quindi, anche senza una simile eredità, direi tanta tantissima costanza.

Trovate Calluna Cartilegi su: Etsy, Instagram e Facebook.

Se sei un artigian*, lavori con testa e mani, vorresti farci conoscere la tua realtà e magari partecipare alla nostra rubrica puoi taggare su instagram uno dei tuoi progetti e inserire l'hashtag #quasibriciole. Saremo felici di visionare i tuoi lavori e conoscere il tuo brand, sarà nostra premura contattarti per un approfondimento qualora lo ritenessimo nelle nostre corde.

-controlunedì-

controlunedì 95

06:30



L'amore, a volte. Buon San Valentino tutti i giorni.
La gif è dell'illustratore turco Mert Tugen




Dinara Mirtalipova è un'illustratrice e designer nata e cresciuta in Uzbekistan, che ora vive nell'innevato Ohio. A Dinara piace il disegno e, nonostante gli studi in economia, ha sempre coltivato la sua passione che, da autodidatta, è riuscita a trasformare in lavoro. Le sue illustrazioni sono intrise dalla cultura e dal folclore sovietico, con colori decisi (ma ben calibrati) e una miriade di minuscoli dettagli con i quali è riuscita a creare l'immaginifico mondo che la contraddistingue. Le sue illustrazioni e le sue texture sono state pubblicate su numerose riviste ed ha all'attivo molte collaborazioni. Ci piace il suo approccio schietto, nonostante il meritato successo, che le permette di mettersi in gioco continuando a sperimentare sia con gli attrezzi del mestiere che con i supporti. Sul suo curatissimo sito riuscirete a farvi un'idea chiara della qualità e dell'enorme lavoro che Dinara produce, ma vi consigliamo di seguire la sua pagina fb sempre aggiornata sulle nuove creazioni.



Si concluderà il 15 marzo la mostra Letizia Battaglia presso il Museo Giovanni Fattori - Granai di Villa Mimbelli a Livorno. La mostra riunisce cinquanta fotografie, scatti che testimoniano alcuni fatti salienti di cronaca italiana, la Palermo popolare, i ritratti di donne e bambini ma anche i ricevimenti mondani. Letizia durante la sua lunga carriera come fotografa rigorosamente in bianco e nero, ha passato in rassegna quarant’anni di vita e società italiana, dagli scontri di piazza agli omicidi di mafia, dalle carceri agli ospedali psichiatrici, ma i suoi soggetti preferiti, dichiara, restano sempre le donne e i bambini. Oltre ad aver vinto innumerevoli premi, dal 2017 dirige e cura la selezione di mostre e incontri dedicati alla fotografia storica e contemporanea del Centro Internazionale di Fotografia, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.




Dismaland è stato un luogo, un'installazione artistica temporanea organizzata dell'artista Banksy dal 21 agosto al 27 settembre 2015 e situata in un lido in disuso nella località turistica di Weston-super-Mare in Inghilterra. Un finto parco divertimenti che prende spunto dall'estetica di Disneyland per esprimere la propria critica sulla cultura di massa. Curato nei minimi particolari il parco dei non divertimenti offriva attrazioni interattive sconcertanti che trattavano, in maniera diretta e nello stile Banskyano, argomenti a lui cari, che spaziavano dall'alimentazione al petrolio, dalla guerra allo squilibrio delle ricchezze del pianeta. Il "parco tematico non adatto ai bambini", così lo ha definito l'artista, è stata un'opera colossale interamente voluta e finanziata da Bansky, il quale aveva pensato anche ad uno spot promo pre-inaugurazione, che vi consigliamo di vedere. Qui invece alcune foto  mentre qua un'altro video che ci offre un assaggio di tour all'interno del parco. Come detto l'installazione è del 2015 ed durata "solo" 5 settimane, quindi non è più possibile visitarla, ma possiamo consolarci con la mostra a lui dedicata al Mudec di Milano, che resterà aperta fino al 14 aprile 2019.



Utilizziamo questo spazio per una cosa che ci sta molto a cuore. Sostenere l'attività di Sea-Watch, un’organizzazione umanitaria senza scopo di lucro che svolge attività di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo centrale con il supporto della società civile europea. Il 1° febbraio 2019, l'Italia ha fermato la nave Sea-Watch 3 adducendo motivazioni infondate e pretestuose. L'UNHCR ha definito la criminalizzazione delle ONG di soccorso come una delle cause del tasso di mortalità record nel Mediterraneo. La Sea-Watch 3 non ha violato alcuna normativa e ha risposto solo alle leggi del mare e del diritto internazionale, come ha riconosciuto il procuratore di Siracusa. Dalla nascita dell'organizzazione nel 2015, Sea-Watch ha contribuito a salvare oltre 37.000 donne, uomini e bambini. Il salvataggio in mare non è solo un dovere morale ma anche legale. Ogni nave in grado di farlo deve intervenire tempestivamente in aiuto di un'imbarcazione in distress, indipendentemente dalla religione, dall'origine, dal colore della pelle o dal passaporto delle persone coinvolte. Se anche voi siete sulla nostra lunghezza d'onda e volete sostenere, senza rimanere solo a guardare, potete fare una donazione anche piccina per sostenere la campagna di autofinanziamento della Sea-Watch 3.
A volte anche un semplice click può aiutare a salvare vite!



annodelmaiale

happy pig year - 2019

09:13


Lo sapevate che il Capodanno Cinese è detto anche Festa di Primavera? è la festa più importante di tutto il calendario cinese, per la nazione c'è un gran via vai di gente che si sposta per incontrarsi e festeggiarlo insieme. Questo è l'anno del maiale, nessuna delle due Palindrome è del segno del maiale, ma è un animale che ci piace molto, così come ci piace festeggiare il Capodanno Cinese in casa con una cena tra amici. Per questo abbiamo realizzato questo segnaposto (formato 13x13cm) da appoggiare sul piatto degli invitati, vi basterà scaricarlo, scrivere il nome dell'ospite con un pennarello e posizionarlo in tavola. Noi siamo già pronte per sederci e goderci la serata, un'occasione per condividere attimi con le persone a cui si vuole bene. Tanta fortuna a tutti, maiali e non...

angelasmith

controlunedì 94

06:30


Il Lunedì, quando si dice prenderla bene...
La gif è dello studio di animazione Animade


Angela Smyth è un'artista britannica, realizza illustrazioni divertenti, dai colori perfettamente equilibrati e mai urlanti. Ci piace molto il suo tratto, riesce con apparente semplicità a sintetizzare e stilizzare animali ed oggetti. Il suo sembra quasi il tratto di un bambino che, con grande maestria, riesce a rendere immediato e realistico il disegno senza perdere quella spontaneità tipica dei disegni dei bambini. Per saperne di più su Angela e il suo lavoro, vi consigliamo di seguirla sulla sua pagina facebook, oppure potete sempre andare a salutarla nel suo atelier all'interno di un vecchio mulino sul ponte Sowerby vicino ad Halifax.




Ha riaperto a Novembre La casa-museo di Lucio Dalla in Via D'Azelio a Bologna che ora potrà essere visitata ogni venerdì grazie all'iniziativa "Ci vediamo da Lucio!" (un patto di collaborazione tra la Fondazione Lucio Dalla e il Comune di Bologna). La casa-museo sarà visitabile attraverso visite guidate a numero chiuso, sul sito della Fondazione è possibile prenotare il venerdì che si preferisce. Dentro ci si ritroverà immersi nella vita dell'eccentrico Lucio, (cantautore e polistrumentista che noi amiamo molto) che si è cimentato dal jazz, al beat, dalla canzone d'autore alla lirica. Un personaggio unico, che nella sua casa ha raccolto anche l'amore per la sua città, Bologna. Poi come diceva Lucio in Disperato Erotico Stomp "nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino".


La Fondazione MAST di Bologna è un luogo veramente interessante dove si respira un'aria internazionale pur essendo nella prima periferia del centro di Bologna. Tra le tante proposte offerte da questo ente, ci siamo fatte catturare dal laboratorio Magiche Lucigrafie, un atelier di sperimentazione fotografica dedicato ai bambini (a partire dai 3 anni di età), ed ai ragazzi. Il laboratorio è strutturato per sperimentare o la tecnica della stenoscopia (che attraverso un piccolissimo foro su di una semplice scatola ben oscurata e l'uso di una carta fotosensibile, permette di realizzare vere e proprie foto) o la sperimentazione di disegni luminosi immortalati da una macchina fotografica digitale. Ben strutturato, di forte interesse e pure molto divertente! Secondo noi adatto sicuramente anche agli adulti. Questo interessante laboratorio si svolgerà per il pubblico il sabato e la domenica con partecipazione gratuita (ma con prenotazione obbligatoria) e per le scuole nelle giornate di martedì e venerdì, per tutto il 2019.



Il nostro amore per l'illustratrice finlandese Hanna Konola è grande, per questo quando in libreria abbiamo trovato il suo albo illustrato Le stagioni del vento (Edizioni Clichy) ci sono brillati gli occhi. La parola d'ordine di questo libro è semplicità, come del resto è evidente dalle immagini che ci accompagnano graficamente lungo tutto l'album. Attraverso forme geometriche giocose e mai figurative Hanna e le sue 12 filastrocche (come i mesi dell'anno), ci porta in un viaggio poetico ed armonioso alla scoperta del vento, che è in costante movimento, con una combinazione di colori azzeccatissima. A noi è piaciuto moltissimo, in Finlandia è stato premiato come "The Most Beautiful Book of 2016" dal Finnish Book Art Committee.



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