BRICIOLA NUMERO 13 - CALLUNA CARTILEGI

09:24


Erica è una giovane donna, il suo sorriso schivo, l’estrema educazione e la semplicità con cui si pone ci hanno immediatamente catturate. Lavora e rilega la carta con cura certosina, ricercando materiali, abbinamenti e nuove forme, prendendo spunto da tutta la natura che la e di cui si circonda. Scoprite cosa ci ha raccontato.

Calluna Cartilegi workspace
Ciao Erica, raccontaci qualcosa di te, com’è nata la tua passione per la carta?
Direi che nasce dall'amore per i libri e la lettura che ho fin da piccola. Da questo legame alla passione per il libro come oggetto, per il profumo e la materialità della carta, il passo è stato breve! Gli anni di liceo artistico hanno consolidato questa attrazione, e le hanno dato una forma creativa. Per la carta provo prima di tutto un sentimento, ed è quello che mi guida alla scoperta delle diverse tipologie e delle tante possibilità di lavorarla.

Quali sono i tuoi principali strumenti di lavoro?
Calluna nasce come una piccola autoproduzione, e così a parte una taglierina per A3 non ho grandi attrezzature. Tutti i progetti nascono su un foglio, dove faccio schizzi preparatori e ipotesi a penna e a matita. Gli strumenti principali che utilizzo nella realizzazione pratica sono cutter e forbici, la stecca per piegare le pagine, aghi e fili, riga, squadre, pennelli e colla. Non da ultimo tutti i miei volumi di botanica e giardinaggio che sono perfetti per sostituire le presse!

Quadernini con carta di gelso e carta Lokta
Sappiamo che il tuo laboratorio è anche il luogo in cui vivi, riesci a giostrarti bene nell'organizzare la quotidianità lavorativa e quella privata?
Non sempre è facile, lavorare a casa porta parecchie distrazioni. Cerco di rispettare degli orari, resistere alle tentazioni ed esorcizzare il pensiero della lavatrice finché non è ora di farla. Bisogna dire che, organizzandosi bene, questa soluzione mi permette di portare avanti la gestione di una casa che più che una casa è una scelta di vita. Abbiamo tanta terra intorno, un giardino che è una parte del mio lavoro (molti materiali vengono da li, e quasi tutte le ispirazioni), orto, galline da sfamare, riscaldamento a legna... Tanti impegni che se lavorassi fuori casa non potrei mai portare avanti.

Descrivici una tua giornata tipo
La mia giornata inizia con un caffè, senza non vado da nessuna parte! Di solito è divisa in due parti, con una lunga pausa in mezzo che sfrutto per mandare avanti l' “azienda casa”. Cerco di programmare la settimana dedicando almeno un giorno e mezzo allo studio, e gli altri giorni sono tutti per la creazione pratica. Ogni album nasce da una lunga serie di passaggi, che vanno dalla progettazione al taglio dei componenti, e prima della rilegatura ci sono diverse fasi di incollaggio che devono di volta in volta asciugare sotto un peso per almeno mezza giornata. Cerco di portare avanti più creazioni in maniera organica, per ovviare ai tempi di attesa, e le mie giornate seguono un programma basato su questo ritmo.

Album fotografico con rilegatura Copta e carta Lokta stampata
Abbiamo visto che completi alcuni tuoi lavori con illustrazioni botaniche minuziose e poetiche, come hai coltivato e sperimentato questa arte?
Prima di iniziare questo progetto ho lavorato per quasi dieci anni in un vivaio, ed è così che è cresciuta l'abitudine di osservare le piante e anche il desiderio di rappresentarle per farle mie. Uso principalmente la china e l'acquerello, tecniche con cui ho preso confidenza nelle tante tavole di progetto architettonico che ho realizzato al liceo. Non è la classica formazione da illustratrice ma un procedimento tutto mio per arrivare a dare sembianza a quello che amo: le piante, e in generale forme e colori presi in prestito dalla natura, sono la mia principale fonte di ispirazione.

Album fotografico a soffietto con illustrazione
Come scegli le carte su cui costruirai i tuoi lavori? Hai una carta che ti piace utilizzare più delle altre?
Quello della carta è un mondo sconfinato e amo come per ogni progetto ci sia ogni volta tanto da scoprire ed imparare. Per la scelta mi baso innanzi tutto sulla grammatura e sulle qualità più “tecniche”, cercando la carta migliore per un determinato utilizzo. A seconda che lo scopo sia scrivere, disegnare, o accogliere fotografie le carte che scelgo avranno diverse caratteristiche di spessore. Per quanto riguarda il rivestimento delle copertine è importante prima di tutto capire come si comporta la carta con la colla e la sua resistenza all'usura. Una volta fatta una cernita in base agli aspetti più pratici, mi butto sul colore! Amo ricreare i contrasti o le sfumature del mondo naturale, e ci sono tante carte con cui sperimentare, anche perché ogni accostamento porta ad un effetto diverso. Mi piace tantissimo la carta di gelso, per la sua matericità, e la carta Lokta perché offre un'incredibile varietà di colori e sfumature, che passano dal tenue, al vivace, al cangiante.

Mini taccuini rilegati all'interno di una busta
Quante tipologie di rilegature realizzi?
All'incirca una decina... Dico all'incirca perché fare un conto preciso è difficile. Ho iniziato questo percorso da autodidatta, il che ha significato impararle attraverso tante prove ed esperimenti: quando i passaggi non sono tutti segnati spesso ci vuole anche un po' di immaginazione per capire qual'é il metodo migliore. Tante delle rilegature che realizzo sono frutto di adattamenti che ho “inventato” per raggiungere le caratteristiche che desideravo in un determinato progetto. Molto spesso sono il risultato di una contaminazione tra le diverse tecniche di cucitura, oppure con elementi e piegature che prendo in prestito dal mondo dell'origami. Le basi da cui parto più spesso sono la tecnica Copta e quella Francese, e per gli album fotografici trovo molto versatili le rilegature che si agganciano al dorso rigido. La rilegatura giapponese è incredibilmente bella e prevede già di per se' infinite variazioni.

Taccuini con pagine in carta puntinata e rilegatura Copta e Francese
Il tuo rapporto con la tecnologia?
Non si può definire esattamente idilliaco: probabilmente non è un caso che abbia deciso di dedicarmi a un progetto così profondamente analogico! Creare oggetti dedicati a chi ama scrivere e disegnare a mano, leggere libri cartacei e stampare le fotografie per conservarle è così naturale perché io per prima sono fatta così. Cerco di crescere e imparare anche del mondo digitale, per tanti aspetti è una necessità, ma ogni cosa nuova che imparo è una conquista faticosa, e mi rendo conto che la mia testa vorrebbe dimenticarla il prima possibile.

Cosa ascolti quando lavori?
Lavoro sempre accompagnata dal silenzio. Forse per via degli anni di lavoro solitario tra le piante, che come si sa non parlano, ma essere circondata dal silenzio per me è una necessità, non solo per concentrarmi su qualsiasi cosa stia facendo, ma proprio per sentirmi in equilibrio. Amo molto anche la musica, ma se ascolto una canzone devo “partecipare”, così è un momento dedicato solo a lei, in cui non posso fare altro che ascoltare (e cantare, se non c'è nessuno nei paraggi).

Album fotografico con rilegatura Copta e Francese e foglie di Pioppo pressate in copertina
Luogo del cuore
Il mio giardino, che essendo molto grande non è il classico giardino ma una combinazione di selvatico e coltivato. E anche per questo, per la sua imprevedibilità, ogni volta mi regala meraviglia. Per anni in ogni posto in cui ho abitato ho creato un giardino, che ad ogni trasloco letteralmente portavo con me (un'impresa notevole). Non tutti i suoi abitanti sono rimasti negli anni e negli spostamenti, ma posso davvero definirlo un luogo del cuore, talmente prezioso da averlo reso itinerante pur di non separarmene.

Sogni nel cassetto
Il mio sogno è vedere crescere questo progetto. Piano piano e con armonia, un po' come una pianta, che se curata bene si sviluppa in ogni sua parte, senza fretta e con costanza. E poi di costruirmi una casetta di legno in mezzo al giardino dove trasferire il mio lab. (In realtà la vorrei su un albero, ma forse è chiedere troppo).

Taccuini rilegati con mix di carte in copertina
Progetti per il futuro?
Della cartotecnica e della legatoria amo le tante possibilità di sperimentazione, perciò tra i progetti c'è sicuramente il continuare nella ricerca e nella realizzazione di nuove soluzioni. Un altro progetto a cui tengo tantissimo è imparare a creare la carta con le mie mani. Piano piano mi sto avvicinando alla sua realizzazione, e non vedo l'ora di costruire un legame ancora più stretto con questo meraviglioso materiale. Inoltre sarebbe un modo per lavorare con il riciclo e il riuso, che è una cosa che ritengo molto importante.

Realizzi oggetti su commissione?
Si, il bello del creare ogni album da zero è che si possono scegliere tutte le caratteristiche che avrà, dal formato, alla qualità di carta per pagine e il loro numero fino al tipo di rilegatura e ai particolari della copertina. Lavoro già su commissione, e vedere come si mescola il mio stile e la mia tecnica con i desideri del cliente è un processo che mi affascina tantissimo, ogni volta da vita a un risultato unico che non sarebbe nato se l'avessi progettato da sola.


Sogni una collaborazione? Se si con chi?
Si, mi piacerebbe in futuro collaborare con altri crafter, mi affascina in particolare la tecnica del linocut e del printmaking.

Dove si possono acquistare tuoi lavori?
Ho uno shop su Etsy, dove cerco di tenere aggiornata la varietà delle creazioni, anche se non è sempre facile perché sono tutti pezzi unici. Periodicamente partecipo ad eventi dedicati al fatto a mano, e l'elenco aggiornato si può trovare sulla mia pagina. Il mio consiglio è quello di contattarmi attraverso la mail o i messenger di Facebook e Instagram. Contattarmi in privato è anche il passaggio essenziale per iniziare a progettare insieme e creare qualcosa di personalizzato. Una selezione dei miei lavori si trova inoltre nel negozio di moda artigianale Steremoda, a Fidenza.

Album fotografico personalizzato, con foglie di Senecio e rilegatura Buttonhole
Che consigli ti senti di dare a chi si appresta ad avviare la propria attività nel campo dell’autoproduzione e dell’artigianato?
Amare davvero il progetto che si decide di realizzare. La passione per quello che faccio è sempre la cura migliore nei momenti di sconforto che, inevitabilmente, ogni tanto arrivano. Io ho la “fortuna” di avere un ramo della famiglia con il gene della testardaggine; può essere un difetto se usata male, ma devo dire che mi ha sempre aiutato tantissimo nell'arrivare in fondo a ciò che mi ero prefissata! Quindi, anche senza una simile eredità, direi tanta tantissima costanza.

Trovate Calluna Cartilegi su: Etsy, Instagram e Facebook.

Se sei un artigian*, lavori con testa e mani, vorresti farci conoscere la tua realtà e magari partecipare alla nostra rubrica puoi taggare su instagram uno dei tuoi progetti e inserire l'hashtag #quasibriciole. Saremo felici di visionare i tuoi lavori e conoscere il tuo brand, sarà nostra premura contattarti per un approfondimento qualora lo ritenessimo nelle nostre corde.

You Might Also Like

0 commenti

Popular Posts

Like us on Facebook