BRICIOLA NUMERO 12 - CHIARA CERINOTTI

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Abbiamo conosciuto Chiara Cerinotti e le sue bellissime creazioni su Instagram. I suoi lavori ci hanno colpito per un insolito mix: equilibrio nei colori, giocosità, forme non convenzionali, illustrazioni originali e faccioni per i quali abbiamo totalmente perso la testa. Abbiamo fatto qualche domanda a Chiara:

Laboratorio di ceramica presso lo spazio di Co-working Canarin a Verona

Ciao Chiara, di dove sei e di cosa ti occupi?

Sono cresciuta a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore ed oggi vivo a Verona. Mi occupo di ceramica ed illustrazione.

Da quanto tempo lavori con la ceramica?
Ho fatto il primo corso di ceramica più di quindici anni fa e da allora non sono più riuscita a smettere.

Piattino porta biscotti con scultura applicata

Quali sono i tuoi strumenti del mestiere, oltre all’argilla ovviamente?
Produco molti oggetti al tornio ed ovviamente li cuocio in un forno per ceramica che va oltre i 1300 gradi. Tutto quello che faccio inizia sempre da una linea sulla carta e per questo tra i miei strumenti ci sono sempre penne, inchiostri, acquerelli, matite colorate e carta in ogni forma e colore. Mi piace sperimentare con nuove tecniche e materiali e ho sempre il laboratorio pieno di attrezzi da cucina, cucito, stampa etc etc.

La cosa che più ti piace e quella che invece ti crea più problemi durante la creazione di un pezzo?
Mi piace molto quando la magia che riesci a creare sulla carta si trasferisce alla terra con la stessa leggerezza e poesia che avevi in testa. Il processo della ceramica è incredibilmente lungo e spesso durante l'asciugatura o le cotture i pezzi si rompono e cambiano. È un processo di apprendimento lungo e difficile, spesso questo si scontra con le tempistiche delle commissioni e crea problemi che non avevi anticipato.

Porta anelli in gres con lustro oro applicato in terzo fuoco

Siamo rimaste molto colpite dalle tue “sculture viso”, alcune sembrano molto complesse da realizzare, in media quanto tempo impieghi a realizzarne una?
Generalmente dall'inizio del processo alla fine calcolo circa un mese di tempo. I tempi di asciugatura variano in base alla temperatura e umidità ma tendo a lasciar asciugare i pezzi complessi molto lentamente per evitare crepe e rotture. A volte i pezzi richiedono due cotture, altre volte ne aggiungo una terza per applicare un lustro d'oro o bronzo.

Le tue ceramiche si possono definire illustrate, sono tantissime le forme e i decori che crei, da cosa trai ispirazione?
Mentre studiavo illustrazione a Milano un professore ci consigliò di non cercare mai ispirazione nel campo dell'illustrazione ma di guardarci attorno e trovarla in altri campi. Credo che questo sia restato con me da allora. Mi piace incrociare i miei interessi e lasciarmi ispirare dalla natura, la musica, la cucina, la moda, i viaggi. Mi piace guardare la texture di un tessuto ed immaginarmi un nuovo modello di vaso o assaggiare un piatto che non ho mai mangiato ed immaginarmi come sarebbe dipingerne il sapore con gli acquerelli. È importante non dimenticarsi che ogni opera degli artisti che ammiriamo proviene da anni di vita ed esperienze che vengono sintetizzate in modo del tutto personale ed è questo a rendere dei pezzi unici.

Tazze di terraglia fatte al tornio e dipinte a mano con engobbi

Hai mai provato a realizzare le tue illustrazioni su un altro supporto che non sia quello ceramico?
Dipingo e disegno ogni giorno ed ho nuovi progetti legati all’illustrazione anche applicata ai tessuti ed alla stampa serigrafica. Ho fatto un corso in cui ho sperimentato un pochino con la lavorazione del feltro anche per creare immagini illustrate.

A volte capita che la materia non ci aiuti, così, come nella vita, ogni tanto qualche ceramica si rompe, mentre la stai preparando o subito prima che sia terminata. Quando capita, é possibile rimediare a questo disastro?
A volte capita e se avviene prima della cottura il pezzo si trasforma e può diventare altro. Molto spesso invece si impara a non rifare lo stesso errore e soprattutto si impara ad accettare che è un percorso lungo e bisogna avere tanta pazienza, proprio come nella vita, fare un respiro profondo e ricominciare.

Sculture da appendere alla parete

Tieni dei corsi di ceramica a Verona, com’è il tuo approccio con chi vuole imparare a modellare e decorare un oggetto?
Sì, al momento offro corsi di gruppo e privati. Mi piace insegnare le tecniche base di modellato a pollice, colombino, sfoglia e tornio per poter offrire ai miei studenti le basi per iniziare a creare pezzi sempre più complessi. Usiamo terraglia bianca ed ingobbi ed insegno a decorare i pezzi a crudo. Nei corsi privati si ha più tempo per perfezionare la tecnica e migliorare più velocemente ma consiglio a tutti di provare a lavorare con l’argilla, è incredibilmente terapeutico, proprio come fare l’orto! Ogni studente si porta a casa dei pezzi che può utilizzare e nuove conoscenze, soprattutto una grande spinta ad essere pazienti e positivi quando si impara qualcosa di nuovo.

Sappiamo che lavori in uno spazio di coworking, il Canarin a Verona con altr* artigian*. Come ti trovi? Credi che uno spazio condiviso arricchisca e generi influenze positive sul tuo lavoro?
Sono convinta al 100% che dovrebbero esserci più spazi di co-working artigiano in Italia. Lavorare in uno spazio tuo ma a contatto con altri artigiani ti aiuta ad uscire dalla tua zona comfort e a confrontarti costantemente, anche nei momenti di dubbio e difficoltà con persone che stanno vivendo quello che vivi tu ma che allo stesso tempo sanno offrirti un punto di vista fresco e costruttivo.

Zuccheriera fatta al tornio con coperchio e pomello a cigno

Descrivici una tua giornata tipo.

Vado in laboratorio a piedi o in bici, quando le temperature scendono anche in autobus. Per tutta la giornata si alternano mansioni più o meno creative che possono variare dal creare nuovi pezzi, disegnarli, progettarli, costruirli, rifinirli, cuocerli ma anche fotografarli, postarli in Etsy o Instagram, rispondere a mail, fare pulizia dello spazio e delle attrezzature, cercare nuovi modi per venderli ma anche riciclare terra, ordinare nuovi materiali, fare corsi e gestire i pezzi degli studenti, controllarne l’asciugatura, cuocerli e smaltarli.
A ore passate a disegnare spesso si uniscono ore a testare una nuova tecnica o materiale, tentativi che non funzioneranno e dovranno essere ripetuti e analizzati per imparare.
Le tempistiche della ceramica non possono essere molto flessibili e per questo in base alla stagione o alla temperatura alla fase di creazione al tornio segue sempre l’asciugatura che viene monitorata costantemente. Quando i pezzi sono abbastanza duri si riportano al tornio e si fanno le basi dei pezzi, poi si attaccano eventuali manici e decorazioni e si lasciano asciugare per poi essere dipinti, cotti, smaltati e poi ricotti. Ci sono tante parti della mia giornata che non hanno nulla a che vedere con la ceramica o l’illustrazione ma sono fondamentali a portare avanti un progetto di questo genere. Quando sono in laboratorio mangio con i ragazzi con cui lavoro nello spazio Canarin ed è un ottimo momento per spezzare la giornata e condividere un momento di relax e risate.

Cosa non può mancare sul tuo tavolo da lavoro?
Qualcosa per scrivere e fare degli schizzi ma anche una bacinella con dell’acqua per lavorare con l’argilla o dipingere.

Piattino in gres con piccola scultura di elefante polipo

Luogo del cuore?

Si chiama Alpe Devero ed è un luogo bellissimo sopra Domodossola dove ho passato le estati della mia infanzia.

Consigliaci un libro per iniziare l’anno con il piede giusto?
Le otto montagne di Paolo Cognetti se amate la montagna come me.

Sogni dentro e fuori dal cassetto?
Se posso sognare in grande un laboratorio in una serra antica dove poter riunire un laboratorio di ceramica ed uno di incisione e serigrafia. Lavorare circondata da piante e luce.

Progetti per il futuro?
Voglio continuare ad imparare sempre di più e migliorare ogni giorno.
Vorrei anche iniziare a studiare giapponese.

Tavolo dello studio con vasi da decorare

Dove si possono acquistare le tue ceramiche?

Non produco grandi quantità della stessa cosa e spesso sono pezzi unici per questo il miglior modo è comprarle in etsy o contattarmi per commissioni private.

Che consigli ti senti di dare a chi si appresta ad avviare la propria attività nel campo dell’autoproduzione e dell’artigianato?
Non lasciatevi spaventare da tutto quello che non sapete ancora e chiedetevi ogni giorno se quello che state facendo vi sta avvicinando o allontanando dal vostro sogno.

Trovare Chiara su: website, instagram e etsy.


Se sei un artigian*, lavori con testa e mani, vorresti farci conoscere la tua realtà e magari partecipare alla nostra rubrica puoi taggare su instagram uno dei tuoi progetti e inserire l'hashtag #quasibriciole. Saremo felici di visionare i tuoi lavori e conoscere il tuo brand, sarà nostra premura contattarti per un approfondimento qualora lo ritenessimo nelle nostre corde.

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